lunedì 14 marzo 2011

LA PAURA IN GIAPPONE

Aggiornato alle 1:13 del 14 mar 2011
E’ allarme rosso per la centrale nucleare di Fukushima. Gli esperti segnalano il rischio che, dopo il danno ai reattori 1 e 2 della centrale di Fukushima, a 250 chilometri da Tokyo, anche il reattore 3 sia a rischio fusione. Le centrali del polo nucleare di Fukushima danneggiate dal terremoto sarebbero dunque tre. La situazione più grave è quella della centrale che ospita il reattore numero 1. dove questa mattina è avvenuta un’esplosione. L’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare e industriale ha spiegato che l’incidente è stato valutato a livello 4 su una scala di sette. Le persone già contaminate dalle radiazioni sono nove, mentre in 160 sarebbero a rischio. Gli abitanti evacuati dall’area circostante alla centrale danneggiata sono 170 mila. In serata, un responsabile della sicurezza dei siti nucleari giapponesi ha segnalato che in un altro reattore, il numero tre, della centrale di Fukushima Daiichi (la numero uno) è stato danneggiato il sistema di raffreddamento d’emergenza. In una conferenza stampa, un responsabile dell’Agenzia di sicurezza atomica giapponese ha detto che il sistema di raffreddamento non funzionerà ancora a lungo e che bisogna intervenire urgentemente per mettere in sicurezza il liquido di raffreddamento.
L’esplosione alla centrale 1 di Fukushima ha provocato il crollo di alcune parti dell’edificio da cui è fuoriuscita una nuvola bianca che potrebbe essere il vapore, radioattivo, che muove le turbine elettriche (come dimostrano le immagini che seguono). Secondo l’emittente giapponese Nhk, la gabbia esterna di contenimento di uno dei reattori sarebbe stata danneggiata. Nell’incidete sono rimasti feriti 4 operai che a quanto è stato comunicato sarebbero fuori pericolo di vita.
La zona di evacuazione attorno alle centrali è stata aumentata da 3 a 10 chilometri e successivamente fino a 20 chilometri. Ma già da una sessantina di chilometri di distanza la polizia impedisce di proseguire verso Fukushima come testimoniato da un inviato della BBC.
Sembra esserci stata una minima fuoriuscita della radioattività. La Commissione per la Sicurezza Nucleare del Giappone, ha rilevato la presenza di cesio radioattivo vicino alla centrale. I media, diffidenti verso le autorità che in passato hanno coperto incidenti nucleari minori, parlano nelle più caute delle ipotesi di livelli di radioattività 20 volte superiori al consentito.
Le ultime comunicazioni del governo sono rassicuranti:l’esplosione di oggi non ha compromesso l’integrità della struttura che ospita uno dei reattori della centrale.
I livelli di radiazioni sono progressivamente diminuiti dopo l’esplosione. Tuttavia non vengono fornite informazioni dettagliate sul tipo di incidente. Quindi si può solo ipotizzare cosa possa essere accaduto.
La BBC avanza qualche ipotesi così
riassunta e tradotta dal Post:
Le centrali sono progettate per spegnersi automaticamente, cosa che principalmente ferma la fissione nucleare, ma rimane comunque del calore residuo molto intenso all’interno del sistema. I generatori di emergenza dovrebbero dare energia a sufficienza per attivare i meccanismi di raffreddamento per dissipare il calore, ma se falliscono, come sembra sia accaduto in questo caso, la temperatura continua ad aumentare. Se non viene fermato, il reattore continua a lavorare e rischia di fondersi o causare perdite radioattive -

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