giovedì 20 ottobre 2011

Scopelliti e Trematerra sull’istituzione dell’Azienda regionale per la forestazione


Data pubblicazione: 14-10-2011
Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, commentando le due proposte di legge approvate oggi dalla Giunta, che ora passano all'approvazione del Consiglio regionale, una sull’istituzione dell’azienda regionale per la forestazione e l’altra sulle politiche delle montagne, "si tratta di due provvedimenti importanti con cui si passa, dopo i molti proclami fatti nel passato, alla concreta riorganizzazione di un settore, per molto tempo trascurato, ma particolarmente qualificante per lo sviluppo e l’incremento dell’economia regionale, attraverso la valorizzazione del territorio. Una risposta seria ed articolata per quanti attendevano il segno tangibile di una seria attenzione alla politica della montagna”.
Secondo l’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra ed il Sottosegretario alla Presidenza della regione con delega alle riforme, Alberto Sarra, le proposte di legge tendono alla costituzione di un impianto organico di riassetto degli enti che in Calabria si occupano delle politiche sulla montagna. Per Trematerra, in particolare, “è necessario che il riassetto sia d’ordine coerente e rigoroso fra le varie competenze ed elimini gli elementi di criticità e debolezza dell’attuale sistema, attraverso la rivisitazione di ruoli e funzioni, il necessario coordinamento per le attività di difesa idro-geologica del territorio montano, la valorizzare al meglio delle professionalità e la realizzazione delle condizioni strutturali più efficienti al dispiegamento di capacità e competenze.
L’istituenda azienda si presenta come l’organismo attraverso cui s’intende dare uno sviluppo coordinato al settore delle foreste e della forestazione, conglobando una politica di sviluppo della montagna tesa a perseguire l’effettivo miglioramento delle sottese funzioni produttive e sociali, la reale valorizzazione delle attività ricadenti nelle aree collinari e montane, la tutela dell’ambiente e del territorio, le migliori condizioni di vita e sicurezza delle popolazioni interessate”. La nuova Azienda eserciterà le funzioni già proprie dell’Azienda Forestale della Regione Calabria (posta in liquidazione nel 2007 dalla precedente Giunta), le funzioni regionali in materia di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, nonché gli interventi di pertinenza della Regione, volti alla prevenzione ed al risanamento dei fenomeni di dissesto idrogeologico, in coordinamento con gli altri Dipartimenti regionali competenti. Sul presupposto che la gestione aggregata ed unitaria delle funzioni afferenti le politiche della montagna, oltre a costituire evidente elemento d’economicità, sia la via per la migliore efficienza ed efficacia nel settore, è stata prevista la soppressione e la liquidazione delle comunità montane calabresi, le cui funzioni proprie saranno esercitate dalla Regione, attraverso questa nuova Azienda, nel mentre saranno restituite agli enti già deleganti o conferenti le funzioni da questi già delegate o conferite alle Comunità, salva la possibilità di nuova delega all’Azienda per convenzione. L’azienda, nell’esercizio delle suindicate funzioni, impronterà la propria conduzione anche in senso produttivo, valorizzando il patrimonio ed attuando una concreta pianificazione delle attività di amministrazione dei beni ad essa affidati, compresa la valorizzazione della filiera foresta-legno con pratiche improntate alla gestione forestale ecocompatibile. Relativamente alla pianta organica della nuova azienda, è previsto che essa sia coperta, mediante il personale che transiterà dall’Azienda Forestale della Regione in liquidazione, dalle Comunità Montane soppresse e dalla Regione Calabria per trasferimento o comando. Tale personale, già assoggettato a regime pubblicistico, sarà posto in un ruolo speciale ad esaurimento, con salvaguardia dello stato giuridico ed economico, mentre le nuove assunzioni saranno sottoposte a regime privatistico. Tale atto normativo rappresenta il coronamento di un lungo iter istruttorio che ha visto protagonisti oltre che i Dipartimenti regionali interessati, le organizzazioni di categoria e sindacali, i cui importanti contributi sono stati tenuti nella massima considerazione. o.m.


Data pubblicazione: 14-10-2011
La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti per discutere una serie di provvedimenti amministrativi.
Su proposta del Presidente Scopelliti, la Giunta ha approvato l’Accordo per lo sviluppo della Banda Larga sul territorio della regione tra la Regione Calabria ed il Ministero per lo sviluppo economico. Con questa delibera la Giunta ha dato il via alla convenzione con il Ministero per lo Sviluppo Economico per l’attuazione del programma di diffusione della banda larga nella Regione. Il programma prevede la realizzazione di infrastrutture in fibra ottica, necessarie per lo sviluppo dei servizi a banda larga almeno fino a 20 Mbit, e la realizzazione di infrastrutture di dorsale. L'attuazione degli interventi è stata promossa dalla Regione con un impegno finanziario complessivo di oltre 28 mln di euro, di cui 23 a carico dei Fondi Comunitari Regionali. Particolarmente significativo è l’impegno profuso dal Dipartimento Agricoltura che ha destinato al progetto nelle aree rurali oltre tredici milioni di euro. Nei dati, è importante evidenziare come il progetto consentirà la costruzione di 114 dorsali in fibra ottica consentendo il raggiungimento di oltre quarantamila punti di accesso oggi non serviti dalla rete veloce. Quello che fino a pochi mesi fa sembrava una chimera per la nostra Regione,oggi sembra divenire realtà. Soddisfatto il Presidente Scopelliti e l’assessore Trematerra che sottolinea come “con questo intervento il digital divide nelle aree rurali sarà praticamente azzerato. Oggi avere la connessione veloce rappresenta, per chi vive le aree rurali, un importate modello di sviluppo delle opportunità commerciali ma, soprattutto, un elemento qualificante nel concetto più ampio di qualità della vita delle famiglie. Infatti, la banda larga in queste aree significherà anche una maggiore possibilità per i giovani di accedere alle potenzialità della rete ed a tutto quanto ad essa connesso. Lo sviluppo del progetto complessivo della Banda Larga nella Regione Calabria è stato lungo ed irto di difficoltà, ma oggi si può affermare che il processo di modernizzazione è partito e che il digital divide non sarà più un motivo di freno per lo sviluppo della nostra economia”.
Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Piero Aiello, è stato approvato il “Primo piano della portualità in Calabria”, un “Masterplan per lo sviluppo della portualità calabrese”, fortemente voluto dal Presidente Scopelliti e coordinato dal Dipartimento regionale “Urbanistica”. Obiettivo del piano è il potenziamento infrastrutturale e la realizzazione di eventuali nuove opere, privilegiando l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti ed in progetto lungo tutto il litorale calabrese. Un piano ambizioso per creare sistema portuale efficiente, che possa determinare e trainare il rilancio dell’economia regionale.
Il “masterplan” individua le più idonee configurazioni infrastrutturali ed organizzative dei porti, dei sistemi di trasporto, delle aree di waterfronts e dei territori limitrofi, allo scopo di migliorare la qualità della vita, la mobilità delle persone e dei flussi economici delle aree costiere, con particolare riferimento alla nautica da diporto ed ai correlati flussi turistici di un settore in fase di crescente sviluppo, a testimonianza dell’alto interesse che il tema della portualità e dell’infrastrutturazione delle coste calabresi riveste all’interno del programma di governo dell’Amministrazione Regionale.
Il Piano sarà presentato alla stampa nelle prossime settimane.

Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini è stata deliberata una variazione di bilancio che consentirà, tra l’altro, di dare corso all’accordo “Jeremie” siglato, nei giorni scorsi, tra Regione e FEI per quarantacinque milioni di euro a sostegno delle PMI calabresi.

Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra sono stati approvati due Disegni di legge. Il primo parla di “Istituzione dell’Azienda Regionale per la Forestazione e per le politiche della montagna, avente natura di ente pubblico economico”.
Il secondo disegno di legge ha come oggetto le “Disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna”. All’art. 1, la proposta di legge prevede che “le Comunità Montane della Regione Calabria, disciplinate dalla legge regionale 19 marzo 1999, n.4 e successive modifiche ed integrazioni, sono soppresse e poste in liquidazione”. La normativa prevede, tra l’altro, che le funzioni delle Comunità e tutte le altre attività previste dalla stessa normativa “sono esercitate dall’Azienda Regionale per la Forestazione e per le Politiche della Montagna, ente pubblico economico già istituito ai sensi dell’Art. 54, comma 3 dello Statuto regionale”. Sempre su proposta dell’Assessore Trematerra, sono state approvate, in materia fitosanitaria, due distinti atti sulla delimitazione delle aree del territorio regionale interessate dalla presenza del “punteruolo rosso” delle palme e del “cinipide galligeno” del castagno. Trematerra ha sottolineato l’importanza dei due deliberati poiché “il lavoro – ha detto – è il frutto delle attività di monitoraggio del Servizio Fitosanitario Regionale operativo al Dipartimento Agricoltura, Foreste e forestazione. Le attività del Servizio consentono di fotografare lo stato fitosanitario della Calabria, rispetto alla presenza di organismi assoggettati a norme di “lotta obbligatoria” e consentono, quindi, di predisporre adeguati programmi di contenimento come quello rivolto al Cinipide del castagno”. Il Servizio fitosanitario, infatti, ha aderito al Programma Nazionale avviato dal MIPAAF di lotta biologica al “Cinipide”. Anche in Calabria, pertanto, sarà possibile attivare un centro di moltiplicazione del “torymus sinensis” antagonista capace di parassitizzare le larve di cinipide e contenerne la sua dannosa attività. Inoltre, verranno effettuati dei lanci di “torymus” sul territorio regionale, non appena la fenologia vegetativa del castagno lo consentirà. o.m.



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