giovedì 8 dicembre 2011

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BAGNARA La Protezione Civile ''Gruppo Garibaldini'' monitorizza il territorio
Lunedì 05 Dicembre 2011


A seguito dell'emergenza del 22 e 23 Novembre scorso la Protezione Civile, gruppo Garibaldini di Bagnara Calabra, su mandato della Regione Calabria, ha effettutato numerosi sopralluoghi sul territorio, al fine di rilevare eventuali smottamenti e frane. Oltre a siti e terreni a monte dell'abitato, i controlli hanno interessato  torrenti e fiumi che ricadono all’interno del comune di Bagnara Calabra. Numerose le segnalazioni inviate alle autorita' competenti soprattutto riguardo al torrente Sfalassà, ad una discarica di materiale proveniente dai lavori autostradali, e sullo stato di alcuni luoghi e siti particolarmente a rischio  in caso di notevoli precipitazioni atmosferiche.


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Rinascita: “Intervenire sul torrente Sciarapotamo e mitigare il rischio idrogeologico”
08/11/2011 F. Loria e M. Conia, Rinascita per Cinquefrondi, Edicola di Pinuccio

CIN­QUE­FRONDI – Come con­si­glieri comu­nali di Cin­que­frondi sen­tiamo il dovere di mani­fe­stare tutta la nostra pre­oc­cu­pa­zione, in un momento in cui le imma­gini di distru­zione di que­sti giorni hanno destato molto scal­pore, per la situa­zione rela­tiva alla fiu­mara Scia­ra­po­tamo, il cui corso in parte insi­ste nel nostro ter­ri­to­rio comu­nale e, in par­ti­co­lare, vicino al cen­tro abitato.

In un con­te­sto in cui alcune strade di Cin­que­frondi alle prime piogge diven­tano impra­ti­ca­bili ed il sistema di deflusso delle acque reflue e meteo­ri­che in certi punti è peren­ne­mente inta­sato, la situa­zione della nostra fiu­mara, da sem­pre troppo abban­do­nata a sé stessa, come oppor­tu­na­mente veri­fi­cato da un nostro recente sopral­luogo, neces­sita di alcuni inter­venti almeno di puli­zia dell’alveo al fine di ren­dere più fluido il per­corso delle acque che si ingros­sano e pre­oc­cu­pano alle prime piogge. Un allarme che inten­diamo indi­riz­zare alle isti­tu­zioni pre­po­ste in modo da evi­tare quei brutti momenti di ten­sione, con gravi risul­tati in ter­mini di vite umane e di distru­zione come nei recenti fatti che hanno col­pito alcune zone dell’Italia.

Rite­niamo che l’istituzione pro­vin­ciale possa e debba farsi carico di un inter­vento spe­ci­fico sulla nostra fiu­mara e sull’attività di pre­ven­zione del rischio idro­geo­lo­gico for­te­mente pre­sente nel nostro ter­ri­to­rio comu­nale, ed in que­sto senso, siamo certi che la pre­senza dopo tan­tis­simi anni di un nostro rap­pre­sen­tante, sep­pur di mino­ranza, quale il con­si­gliere Giu­seppe Longo, ren­derà più forte la pre­sente istanza che mira a pre­ve­nire con lun­gi­mi­ranza, così favo­rendo il rispar­mio delle risorse pub­bli­che, con­tri­buendo a ren­dere le isti­tu­zioni utili alla col­let­ti­vità e di con­creto ser­vi­zio ai territori.

Urbanizzazione selvaggia e dissesto idrogeologico. Timori dall’alveo del torrente “Sciarapotamo”
06/11/2011 Simona Gerace, Il Quotidiano della Calabria


CIN­QUE­FRONDI – Eson­da­zione dei tor­renti e dis­se­sto idro­geo­lo­gico sono dav­vero feno­meni così lon­tani da noi? La rispo­sta è nega­tiva, se si pensa che ogni anno, a par­tire dall’arrivo delle piogge, il nostro ter­ri­to­rio è inte­res­sato da una serie di eventi fra­nosi a causa di scelte forse, poco attente alla sal­va­guar­dia del suolo. Tra que­ste, l’urbanizzazione irra­zio­nale e l’alterazione delle dina­mi­che natu­rali dei fiumi: feno­meni che potreb­bero met­tere in serio peri­colo la vita dei cit­ta­dini. Al di là di ogni pos­si­bile allar­mi­smo è bene pre­ci­sare che anche Cin­que­frondi, come molti altri comuni della Piana, potrebbe tro­varsi a vivere la stessa tra­gica espe­rienza che nei giorni scorsi ha col­pito Genova e pro­vo­cato timore in Pie­monte. Il rischio più grave nella cit­ta­dina pia­ni­giana è rap­pre­sen­tato dal tor­rente “Scia­ra­po­tamo” il cui alveo, è stato note­vol­mente ristretto, e quasi obe­rato, dalla fitta vege­ta­zione che vi è cre­sciuta intorno e che quo­ti­dia­na­mente intral­cia il nor­male deflusso delle acque. A ciò si aggiunge il fatto che il letto del fiume è quasi total­mente coperto da detriti e pie­tre di varie dimen­sioni, oltre che da cumuli di rifiuti ordi­nari e spe­ciali. Qua­lora il tor­rente dovesse eson­dare, tro­van­dosi nelle imme­diate vici­nanze del cen­tro abi­tato, oltre a pro­vo­care danni ai pic­coli appez­za­menti di terra coltivati,potrebbe rap­pre­sen­tare un serio peri­colo per i cit­ta­dini e le abi­ta­zioni col­lo­cate sulla via Car­tiera e sulla parte bassa di via Roma. Solo qual­che anno fa, un acquaz­zone abbat­tu­tosi a fine novem­bre sulla cit­ta­dina ha innal­zato il livello dell’acqua por­tando all’allagamento della strada che col­lega la cit­ta­dina ad Anoia e pro­vo­cando una serie di eventi fra­nosi che hanno costretto il Comune a pren­dere prov­ve­di­menti in merito allo sgom­bero di alcune abi­ta­zioni. Causa di que­sti disagi, che potreb­bero ripe­tersi con le pros­sime piogge inver­nali, è stata l’occupazione delle aree gole­nali, ovvero di quel ter­ri­to­rio che l’acqua del fiume invade quando fuo­rie­sce all’alveo. Que­sta parte di suolo che in pas­sato era costi­tuita dal “bosco pla­ni­ziale”, oggi è total­mente uti­liz­zata dall’uomo, il quale ignora,o finge di igno­rare, il fatto che pre­sto o tardi la natura farà il suo corso. Il tor­rente si ribel­lerà e la zona finirà sott’acqua, se non si rina­tu­ra­lizza l’ecosistema flu­viale. La neces­sità degli inter­venti di puli­zia e di risa­na­mento degli argini dello “Scia­ra­po­tamo”è stata anche, a fine set­tem­bre, messa in rilievo dal pre­si­dente del con­si­glio, Gian­carlo Raso, il quale dopo un sopral­luogo effet­tuato insieme ai tec­nici comu­nali, aveva spe­dito una mis­siva al diri­gente pro­vin­ciale del set­tore 15 (Ambiente, Dema­nio, Idrico e Flu­viale) e, per cono­scenza, al Pre­si­dente della Pro­vin­cia, Giu­seppe Raffa, per sol­le­ci­tare un tem­pe­stivo intervento.

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