venerdì 3 febbraio 2012

IL GRANDE FREDDO ..........

ATTENZIONE ALLA FORMAZIONE DI GHIACCIO SULLE AREE INNEVATE. Maltempo al centro, PROBABILE NEVE anche su Roma. Oggi arriva il BURAN il vento gelido della Siberia.

Aggiornamento del 03/02/2012 - 07:56
La giornata di oggi è l’inizio definito dell’afflusso gelido siberiano verso la nostra penisola. Il nucleo gelido ricolmo di aria fredda artico-continentale di estrazione siberiana, si muoverà verso Occidente conquistando Germania, Francia ed Italia. Dalla carte delle temperature alla quota isobarica di 850 hPa si vede come i minimi termici si trovano tra i Paesi Finnici e la Russia Europea con un -24°C, la Germania verrà inglobata nell’isoterme -18°C mentre la Francia sperimenterà una -16°C, la -14°C invece entrerà decisa in Valpadana, dalla porta delle Bora, la -10 dilagherà sulle regioni centrali, mentre la -5°C ingloberà il MeridioneIl suo ingresso sarà testimoniato da un  vento orientale tagliente e gelido. Tale situazione promuoverà la formazione di GHIACCIO SULLE AREE RECENTEMENE INNEVATE, quindi su buona parte del centro Nord già nelle prossime ore ma il rischio permarrà vivo per tutto il fine settimana incipiente. Tale afflusso di aria gelida alimenterà il minimo di bassa pressione sul basso Tirreno con un ulteriore peggioramento delle condizioni del tempo al Centro e al Sud. Dato il corposo afflusso di aria fredda domani le nevicate scenderanno anche a quote di Pianura sull’Adriatico ma anche sul Tirreno. Infatti non è escluso che domani la Capitale Roma potrebbe vedere qualche cm di neve, il che sarebbe assai rilevante. Nella giornata di sabato il maltempo si sposterà al Sud mentre sulle restante regioni avverrà un deciso miglioramento. Proseguirà il forte gelo al centro Nord con minime tra i -9/-11°C le minime tra i -4/-2°C le massime con condizione di GELO E GHIACCIO PERSISTENTI.

  • Venerdi 03 febbraio 2012: Arriverà l'aria gelida. Migliora il tempo al Centro-Nord, ancor maltempo al centro, con neve su Toscana, su buona parte delle regioni Adriatiche e localmente fin sulle coste Tirreniche, neve possibili anche a Roma con accumuli nella capitale intorno ai 5cm. Piogge sulle regioni meridionali con neve fin sulla costa in Puglia e fin verso i 200mt altrove. Maltempo anche in Sardegna non si esclude le neve anche vicino alle coste. Temperature in forte diminuzione ovunque con condizioni di gelo marcato al centro-nord, minime tra i -8/-6°C, massime tra -3/-1C. Venti moderati da est ovunque anche in Valpadana, venti gelidi che amplificheranno ancora di più la sensazione di freddo.
  • Sabato 04 febbraio: Cieli sereni o pochi nuvolosi al Nord ma condizione di gelo. Nevicate sparse su Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Lucania, Bassa Toscana, Piogge insistenti sul Lazio con nevicate a quote basse e su tutte le regioni meridionali con quota neve tra i 400-300mtTemperature in ulteriore calo: tra i -10/-8°C al nord le minime -4/-2°C le massime, tra -6/-3° al centro le minime, tra -2/0°C le massime, mentre la sun le minime saranno comprese tra -4/0°C le massime tra 1/7°C. Venti moderati da est con mari mossi-molto mossi.
  • Tendenza di domenica 5 febbraio 2012: L'aria fredda oltre ad entrare dalla porta delle Bora potrebbe entrare anche dal Rodano e promuovere la formazione di una bassa pressione nei pressi delle Corsica. Tuttavia i modelli non riescono ad inquadrare la situazione, infatti se rimanecome gli ultimi aggiornamenti, la neve tornerà a cadere abbondante al centro-nord se il minimo invece è più basso maltempo al sud e cieli sereni al Nord. La cosa però che è certa è che sarà una domenica di GRAN GELO specie al centro-nord, dove le minime saranno sotto i -10 e le massime intorno ai -5

Dalla Siberia continua a fluire aria gelida abbarcando tutta l'Europa. Condizioni molto più rigide sull'est del continente e più temperato sull'occidente. La Ciclogenesi mediterranea colpisce duramente l'Italia con mal tempo ovunque.

Aggiornamento del 03/02/2012 - 07:54
La situazione sinottica e la tendenza sull’Europa per venerdì: una ondata di freddo eccezionale sta colpendo tutta l'Europa, con valori molto più rigidi sul compatto centro-orientale del continente, dove non solo il freddo è così intenso ma anche forte, intense e continue nevicate hanno creato forti disaggi nei trasporti terresti, aerei, treni, e anche purtroppo vittime umane. L'anticiclone Russo-Siberiano con un massimo di 1056hPh sul Mar Bianco, domina lo scenario europeo, si rinforza e continua a propagarsi lentamente verso l'Europa centrale e orientale, con il freddo che giorno dopo giorno accresce, la Lapponia con una temperatura minima di -35°C, anche sulla Russia Europea si arriva a temperature estreme di -37°C, la Penisola Scandinava con -32°C. Sull'Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Bielorussia, Repubblica Ceca, Slovacchia, la Polonia, Ucraina, Serbia, la Romania e Bulgaria si registrano temperature minime intorno a 25/30 sotto lo zero. Il freddo da brivido è già arrivato sulla Grecia dove ha nevicato copiosamente, con temperature sotto lo zero quasi da per tutto. L'energica struttura anticiclonica ha già propagato i venti freddi da est e nord-est, il Buran con mal tempo e con intense nevicate. Con un valore massimo di pressione intorno a 1055/1058hPa sul Mar Bianco e si estende sulla Scandinavia con 1038hPa, sulla Gran Bretagna 1038hPa anche con valori alti la Germania, i Paesi Bassi, la Polonia, l'Ucraina circa 1035hPa. Pian piano anche la Penisola Iberica verrà coinvolta dal flusso freddo però non con condizioni così rigorose, sebbene scenderà la temperature sotto lo zero però rimarrà intorno a -4/-8°C. In quanto le condizioni meteorologiche in genere son caratterizzate da poca nuvolosità e pochi fenomeni sulla Finlandia, la Russia centrale, la Bielorussia, la parte cento-nord della Germania però con molto freddo. Invece si produrranno nevicate con molta nuvolosità in transito al sud della Norvegia, Svezia e le Repubbliche Baltiche, tempo gelido. La parte più attiva, con condizioni veramente brutte, con tempeste di neve, nevicate intense, temperature estreme sotto lo zero sarà sull'Ucraina, la Bulgaria, Moldova, Serbia e la Romania. Come vediamo, nel Mediterraneo centrale-meridionale si sta formando una ciclogenesi situata ad oggi fra la costa algerina e il sud della Sardegna, con un minimo di 1005hPa accompagnata da una perturbazione; con tendenza a un approfondimento. Tutta questa area si muoverà fra venerdì e sabato verso il basso Tirreno. Richiamerà aria molto fredda da est ed nord-est coinvolgendo soprattutto le regioni centrali della penisola con temperature in marcata flessione, con copiose nevicate a quota bassa, instabili e anche la Sardegna con mal tempo, molte piogge e nevicate quota collinare. Inoltre il vento gelido delle steppe siberiane arriveranno al nord africano, per cui da venerdì si produrranno delle nevicate, con mal tempo sulla costa del Marocco, l'algerina e la tunisina. Sulle alte altitudine, un nuovo vortice di 990hPa situato al sud della Groenlandiaestende una perturbazione sulla costa groenlandese, poi si avvicina all'Islanda, percorre il nord Atlantico e coinvolge l'Irlanda, porterà importanti annuvolamenti con qualche precipitazione, a fine giornata inizierà a coprire l'ovest della Gran Bretagna, c




Il GRANDE FREDDO imminente in casa nostra: che evento sarà?

L'Europa visitata da un freddo d'altri tempi.


Il freddo è una cosa, la neve è un'altra. Non possiamo giudicare un'irruzione fredda solo dai risvolti nevosi che si registrano sul territorio, anche perchè la massa d'aria fredda può interessare molte regioni, le nevicate fase di territorio più ristrette, salvo situazioni particolari.

Dunque che freddo sarà quello che l'Europa si appresta a vivere? E' sempre difficile fare un paragone con il passato perchè, come ho già scritto altrove, ogni episodio freddo è diverso da un altro, ma ho tentato di fare qualche paragone per aiutare i lettori in una migliore comprensione degli eventi. 

Prima dei raffronti, analizziamo la massa d'aria che da artica continentale diverrà polare continentale e in parte giungerà direttamente da oltre gli Urali, con uno slancio da vera tigre siberiana. 

Come termiche di base battiamo abbastanza agevolmente il dicembre 2009 e anche il dicembre del 2001 e dunque catalogherei questa irruzione come la più importante del nuovo secolo.

Se andiamo a ritroso nel tempo l'irruzione che più si avvicina a quella che stiamo sperimentare è quella del dicembre del 96, senza considerare le ricadute nevose lo ribadisco. 

Complessivamente quella de febbraio 91  appare inferiore a quella che si va profilano, mentre a surclassare di gran lunga questa ondata per intensità e persistenza ci sono le grandi annate del 1985 e del 1956, qui addirittura con ripetute bombe gelide. 

Nel febbraio del 29 la bomba gelida partì con un valore di addirittura -34°C a 1500m alla latitudine di Kjev. In nessuna carta degli anni successivi e sino ad oggi si è mai più osservato un valore simile. 



Un altro particolare salta all'occhio: l'eredità di quest'anno di quella pesantissima anomalia calda che si chiama anticiclone delle Azzorre. Per i risvolti nevosi migliori l'anticiclone deve sganciare e lasciar libero quello spazio per l'ingresso del classico "Atlantico basso". Dalle carte degli ultimi giorni invece tutto questo non si vede, come invece capita molto più spesso osservando le carte degli episodi gelidi estremi.

Comunque sia il Mediterraneo costruirà da sè le sue depressioni, almeno per il centro-sud e, a mio giudizio, almeno le regioni centrali ne vedranno delle belle in termini di nevicate, così come l'Appennino meridionale, così come il freddo sarà davvero molto severo al settentrione e soprattutto sul centro Europa, per un evento che passerà senz'altro alla storia, e sicuramente andrà ad inserirsi come il più importante degli ultimi 16 anni, dal 96 appunto e il più importante del nuovo secolo. 

La neve potrebbe visitare Roma, Firenze e molte altre città del centro, al nord nei fondovalle alpini si potrebbe scendere anche sotto i -15°C e persino in pianura localmente, laddove ci sarà soprattutto neve al suolo. 

Che poi le correnti prendano una piega o un'altra, cioè da est (le più fredde) o da NNE (un po' meno fredde) che qualcuno ne possa risentire di più o di meno del freddo, non cambia le conseguenze severe dell'evento.











Animazione Europa courtesy sat24.com

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