mercoledì 22 febbraio 2012

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La Vitamina C in vena uccide le cellule cancerose

Il perossido d'idrogeno (acqua ossigenata) viene versato sulle ferite per uccidere i germi. I ricercatori hanno evidenziato che elevate dosi di vitamina C, se somministrata per via endovenosa, può elevare i livelli di perossido d'idrogeno (H2O2) all'interno delle cellule cancerose e ucciderle. La vitamina C endovena ha inoltre ucciso germi e può essere un'efficace terapia per malattie infettive. 
Di fronte ad un crescente numero di evidenze sperimentali, i ricercatori del NIH (National Institutes of Health) ammettono oggi che la vitamina C endovena può essere un trattamento efficace per il cancro. L'anno scorso gli stessi ricercatori ottennero uno studio simile ma i media non ne diffusero notizia. 

L'ultimo studio, pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences, conferma il lavoro del premio Nobel Linus Pauling che condusse ricerche sul cancro e la vitamina C negli anni '70. Allora gli studi di Pauling vennero screditati da ricerche mal condotte nella Mayo Clinic.


A differenza degli altri farmaci, la vitamina C endovena uccide selettivamente le cellule cancerose e non quelle sane, oltre a non avere tossicità. La capacità della vitamina C endovena di uccidere cellule di linfoma giunge ad una rimarchevole percentuale di quasi il 100% a concentrazioni facilmente ottenibili nel siero sanguigno. 
Per ragioni inesplicabili, i ricercatori del NIH continuano a sostenere che alte dosi di vitamina C orale producono un limitato aumento delle concentrazioni di vitamina C nel siero sanguigno. Ciononostante, il loro studio precedente del 2004 mostrava che la vitamina C per bocca può portare a concentrazioni nel sangue tre volte superiori a quanto ritenuto possibile fino ad allora. Un fatto, questo, che contraddice le attuali dosi RDA per la vitamina C. [Annals Internal Medicine 140:5337, 2004]
I ricercatori del NIH evitano di ritrattare la vecchia posizione secondo cui gli umani non possono beneficiare di alte dosi supplementari di vitamina C presa oralmente. 
Il NIH non offre inoltre spiegazione del perché ci siano voluti 35 anni per confermare il lavoro di Linus Pauling.

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Vitamina C - Acido ascorbico

La vitamina C o acido ascorbico è una vitamina idrosolubile alla quale sono riconosciute numerose funzioni: facilita l'assorbimento del ferro (è utile quindi nel trattamento dell'anemia), contribuisce alla produzione dei globuli rossi e irrobustisce i vasi sanguigni, aiuta la guarigione delle ferite e delle fratture ossee, mantiene sani i denti e le gengive e ha un'importante azione antiossidante. Non è invece scientificamente dimostrata la sua azione contro il raffreddore, anche se si ritiene che rafforzi le difese immunitarie.

Alimenti con vitamina C

La vitamina C è largamente presente negliortaggi e nella frutta: tra le fonti principali vi sono gli agrumi, le fragole, il ribes nero, le verdure a foglia scura (broccoli, crescione, spinaci, cavolo), i pomodori e le patate. Per mantenere attive le proprietà della vitamina C contenuta nei cibi occorreevitare una cottura prolungata ed è preferibile consumare frutta e verdura fresche, che vanno tenute al riparo da luce e calore ma non congelate.

Fabbisogno giornaliero di vitamina C

Il fabbisogno giornaliero di vitamina C raccomandato agli adulti di entrambi i sessi è pari a 60 mg; i fumatori dovrebbero raddoppiare la dose, e le donne che allattano dovrebbero aumentarla di 30 mg. Per i neonati la quantità di vitamina C è stata fissata nella metà di quella stabilita per gli adulti (30 mg), aumentando progressivamente con l'aumentare del peso corporeo.

Carenza di vitamina C

Sin dall'antichità una grave carenza di vitamina C è stata associata allo scorbuto, malattia caratterizzata da fragilità ed emorragia capillare che però è oggi quasi completamente scomparsa nei Paesi industrializzati. Una mancanza di vitamina C può manifestarsi comunque con difficoltà digestive, epistassi, anemia e lenta cicatrizzazione delle ferite.


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