giovedì 29 marzo 2012

COMUNICATO STAMPA.....

PUBBLICHIAMO SU RICHIESTA DEL SINDACATO
                                                                      S n a f

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO FORESTALI

Sindacato di settore della FNA-CONFSAL

il presente comunicato stampa:
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                                                                      S n a f

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO FORESTALI

Sindacato di settore della FNA-CONFSAL


Del 29.03.2012
SNAF – FNA su Sorveglianza Idraulica: la storia infinita .
È una storia infinita che nel tempo non si smentisce mai, è la storia del servizio di sorveglianza idraulica e monitoraggio della rete idrografica regionale o meglio è la storia di circa 300 dipendenti di questo servizio pubblico essenziale che come recita la legislazione vigente in materia di ambiente e difesa del suolo è ininterrompibile, un servizio che dovrebbe garantire un’attività permanente di monitoraggio dei bacini idrografici su tutto il territorio regionale al fine di garantire quella famosa e tanto desiderata attività di prevenzione del rischio idrogeologico e quindi consentire una messa in sicurezza dell’intero territorio regionale, fatto che puntualmente non avviene.
Lo afferma in una nota affidata all’ufficio stampa la segreteria regionale dello SNAF – FNA sindacato nazionale autonomo ambiente e forestazione della federazione FNA , la segreteria evidenzia le difficoltà che questo importante e fondamentale servizio pubblico sta vivendo, un servizio che viene espletato da circa 300 lavoratori con le proprie macchine , con un rimborso chilometrico a dir poco vergognoso e con un orario di lavoro part time a 20 ore settimanali come se le alluvioni dovessero verificarsi solo nei giorni in cui sorveglianti ed ufficiali idrografici sono a lavoro……………ci chiediamo, continua lo SNAF, se per i giorni scoperti in cui sorveglianti ed ufficiali sono a casa esista una convenzione con il padre eterno per scongiurare alluvioni !!!!!!!!
La cosa ancora più vergognosa, continua lo SNAF, è che questi lavoratori oltre a rimetterci di tasca propria arrivano a fine mese e si trovano costretti anche a dover lottare per avere il pagamento di quel misero stipendio  che consente loro ed alle proprie famiglie di tirare a campare fino alla fine del mese successivo , momento in cui dovranno nuovamente lottare per avere quel misero stipendio che consentirà loro di rifornire le proprie macchine ed andare a fare il proprio lavoro per senso di responsabilità.
Ci chiediamo o meglio chiediamo alle istituzioni regionali se sia giusto che un uomo o una donna debba essere così umiliato prima di vedersi riconosciuto lo stipendio per il quale ha lavorato con sacrificio, uno stipendio che deve consentire di arrivare a fine mese e pagare la rata del mutuo.
Pregiatissimo Governatore della Calabria pensiamo che anche questi uomini debbano poter andare a comprare la colomba pasquale e un uovo di pasqua ai propri figli, magari non come quello che potranno comprare coloro che hanno stipendi da dirigenti e che viaggiano su macchine di servizio ma sicuramente più piccolo ma con un valore inestimabile, un valore che porti dentro di se il rispetto della dignità che deve essere garantita ad ogni uomo e pertanto chiediamo a lei ed alle forze che la sostengono un impegno immediato  che porti entro venerdi al pagamento dello stipendio ed  entro giugno ad un’orario full time come previsto dalla legge per questo servizio essenziale , pubblico ed ininterrompibile…………


                                                                                                      Catanzaro lì 29.03.2012
                                                                            La segreteria regionale

                                                        S n a f

                                                                                        SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO FORESTALI

                                                                                           Sindacato di settore della FNA-CONFSAL




http://www.federazione-fna.it/default.asp00185 Roma Via Di Santa Croce in Gerusalemme n. 67 – tel. 06/70476117 06/70476117 06/70476117 06/70476117 fax 06/77260799 –info@federazione-fna.it – www.federazione-fna.it









La storia dei Sorveglianti Idraulici Regionali si ripete.....Gli Stipendi in ritardo......Le famiglie sono in difficoltà...

La storia dei Sorveglianti Idraulici Regionali si ripete.....Gli Stipendi in ritardo......Le famiglie sono in difficoltà...
le banche bussano a cassa e nessuno interviene..

“La grande fragilità e l’estrema vulnerabilità del territorio calabrese si manifesta in maniera drammatica ogniqualvolta si verifica nella nostra regione un evento atmosferico straordinario. E’ tempo, prima che accadano nuovi lutti e disgrazie, che si attivi una politica seria e concreta di tutela del suolo e di salvaguardia della pubblica incolumità“.
E’ quanto scrive il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione in una lettera aperta inviata al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio, oltre che ad alcuni ministri ed al responsabile nazionale della Protezione civile.
“La Regione Calabria, con una delibera di Giunta del 1999 avente ad oggetto ‘Organizzazione del servizio di sorveglianza idraulica’ – scrive Guccione – ha avviato, con contratto di lavoro interinale, il servizio di controllo dei corsi d’acqua della regione. Tale servizio si è rilevato di fondamentale importanza per la redazione del Piano di assetto idrogeologico.
Nel dicembre del 2010 l’Afor, previa regolare selezione pubblica tramite gli ex uffici di collocamento territoriali, ha avviato in servizio circa 300 lavoratori su scala regionale con le qualifiche di ufficiale idraulico, sorvegliante idraulico ed addetto ai centri di digitalizzazione. In tutte le regioni il servizio di sorveglianza idraulica è garantito 24 ore su 24, ma in Calabria questo non accade. Si preferisce spendere circa cinque milioni di euro l’anno per pagare gli stipendi dei sorveglianti idraulici impegnati solo tre giorni a settimana e assunti con contratto di lavoro di diritto privato anziché trasformare questo rapporto in contratto di diritto pubblico, con copertura per l’intera settimana lavorativa e con annessa reperibilità per eventi di calamità naturale. Allo stato può capitare, quindi, come è già accaduto in passato, che il maltempo colpisca la nostra regione provocando frane, lutti e dissesti di ogni tipo e che il personale addetto alla vigilanza idraulica non possa essere utilizzato perché in quel giorno non é in servizio. Perché tutto questo? A chi giova questa situazione?”.
“Un servizio così delicato e importante –ha detto Guccione- va garantito sette giorni su sette e le competenze devono essere affidate all’Autorità di Bacino, non essendo l’Afor nelle condizioni di gestire, coordinare e controllare le attività conoscitive e di pianificazione dei bacini idrografici di propria competenza”.
Sembra che Guccione stia di fatto denunciando la grave situazione di precarietà che la giunta Loiero ha determinato per centinaia di onesti lavoratori calabresi figli di questa politica deteriore recentemente denunciata da monsignor Nunnari.
Una denuncia fatta sicuramente con il cuore , ma anche con la responsabilità del corresponsabile morale di una situazione di precarietà che rende questa terra vergogna della correttezza e della giustizia amministrativa.
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E LA STORIA SI RIPETE:
Sono loro stessi, questi precari che nel loro blog denunciano la verità e cioè che “siamo stati licenziati da Why Not il 15 settembre 2009, assunti dall'Afor il 20 dicembre 2010, e ti assicuro che stare senza lavoro e soldi per molti mesi non è stata cosa facile”
Eh, si. Questi precari sono i figli di Why Not, quella di cui oggi si discute nelle aule dei Tribunali, quells alla quale gli stessi scrivevano la seguente lettera
Spett.le Why Not Outsourcing Via Dei Cardatori, n°9 88100 Catanzaro
A S. E. il PREFETTO Catanzaro - Sede
Spett.le Ufficio provinciale del lavoro e delle Politiche Sociali DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO
Catanzaro – Sede
Spett.le A.Fo.R. Azienda Forestale Della Regione Calabria Via Cortese Vinicio, 2 88100 Catanzaro (CZ)
RACCOMANDATA A.R.
Oggetto: Proclamazione sciopero Servizio Di Sorveglianza Idraulica ed Erosione Costiera per il 13 luglio 2009
Ai sensi e per gli effetti della legge n. 146/1990 e delle successive modifiche introdotte dalla legge n. 83/2000, tenuto conto che la scrivente Organizzazione Sindacale, ha attivato la Procedura di raffreddamento ex L. 146/1990 e L. 83/2000 che si è tenuta lo scorso 25 giugno 2009, presso la sede della Prefettura di Catanzaro.
Preso atto che, in quella sede, l’Azienda ha conciliato come risulta dal verbale redatto in pari data e, nonostante siano state date rassicurazioni sul pagamento dello stipendio di maggio, a tutt’oggi, buona parte del parco lavoratori che svolgono il Servizio di Sorveglianza Idraulica e di Erosione Costiera non ha ancora ricevuto lo stipendio del mese di maggio.
Considerato che è scaduto anche il mese di giugno e, con lo stato di crisi aziendale non si prevedono buone prospettive nemmeno per il pagamento della mensilità relativa allo stesso mese.
Stante la situazione di contingenza dei lavoratori, i quali, per garantire i servizi pubblici essenziali si devono recare sui luoghi di lavoro anticipando di fatto le spese vive per le trasferte,
si comunica
la proclamazione dello sciopero di 24 ore, indetto dalla scrivente Organizzazione Sindacale UGL, per il giorno 13 LUGLIO 2009 , dei lavoratori impegnati nei settori della Sorveglianza Idraulica Ed Erosione Costiera appartenenti all’appalto che scadrà il prossimo 15 settembre 2009.
La scrivente Organizzazione sindacale si dichiara disponibile ad un eventuale incontro per collaborare con l’Azienda ad organizzare i servizi minimi essenziali che saranno garantiti sulla base delle normative legislative e contrattuali vigenti, e degli accordi esistenti nei singoli settori.
Distinti saluti. IL REGGENTE REGIONALE DEL COMPARTO “IGIENE AMBIENTALE” UGL Gianluca PERSICO -

Allora ha ragione se l'Arcivescovo Nunnari dice, la politica calabrese è questa, oggi  a pagare gli errori siamo tutti noi calabresi -
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Anche il nostro collega Francesco Casa   ha voluto dare un suo contributo sottolineando in occasione del congresso provinciale di Reggio Calabria del PDL come nelle altre regioni d'Italia tale servizio viene espletato con orario full time mentre in Calabria circa 300 lavoratori espletano attività di sorveglianza con mezzi propri, con un rimborso chilometrico vergognoso, e con un orario di lavoro part time a 20 ore - dunque Ufficiali e sorveglianti idraulici svolgono attività di sorveglianza idraulica dei fiumi come se le alluvioni dovessero avvenire a giorni comandati e quindi solo nei giorni in cui ufficiali e sorveglianti sono a lavoro..
E' una vergogna, continua Francesco Casa, a cui questa amministrazione regionale deve porre fine dando dignità ad un servizio pubblico essenziale ed ininterrompibile qualè la sorveglianza idraulica e che deve per legge trovare posto nelle prime voci di bilancio inquanto risorsa fondamentale per la tutela dell'ambiente e del territorio ma soprattutto ridare dignità a tutti quei lavoratori che per senso di responsabilità espletano attività di sorveglianza dei corsi d'acqua pur non avendo le strumentazioni necessarie e rimentendoci gran parte di quel misero stipendio che pure percepiscono con ritardo... Conclude francesco Casa, ricordando che le macchine di servizio devono essere data in uso a servizi territoriali come la sorveglianza idraulica e non ad enti e dipartimeti che utilizzano vetture per sbrigare qualche pratica e per andare ad accompagnare a casa dirigenti e quant'altro....

un affare per le assicurazioni

Decreto liberalizzazioni, un affare per le assicurazioni


Di Annalisa Vilardo
Decreto liberalizzazioni, un affare per le assicurazioniChevreux analizza gli effetti delle novità legislative italiane sulle società assicurative. Il nuovo decreto sulle liberalizzazioni, appena approvato dal Parlamento italiano, dovrebbe avere nel complesso un impatto positivo sulle assicurazioni, consentendo alle compagnie di ridurre i costi di risarcimento per danni fisici minori.

"Anche se parzialmente mitigato da altre norme, quali gli sconti obbligatori, il nuovo pacchetto è una buona notizia per le assicurazioni italiane", hanno affermato gli analisti francesi. Il decreto sulle liberalizzazioni prevede importanti novità nel settore assicurativo per le polizze Rc Auto. Per prima cosa i danni fisici minori che non possono essere certificati non saranno risarciti. Inoltre non ci saranno maggiori penali in caso di frodi, mentre saranno introdotte misure per aumentare la copertura assicurativa obbligatoria.

Gli agenti assicurativi dovranno poi presentare tre offerte alternative (non appartenenti allo stesso gruppo assicurativo), nonché informare i clienti circa gli sconti che otterranno al momento del rinnovo della polizza in caso di assenza di incidenti nel periodo di copertura.

Il taglio del rimborso per le lesioni fisiche di minore entità potrebbe generare circa 1 miliardo di euro di risparmio per il settore italiano, corrispondente a un miglioramento del Combined ratio di circa 5 punti percentuali per il settore Rc Auto, che da solo pesa per il 50% di tutto il ramo Danni. Il Combined ratio è il rapporto tra i costi delle compagnie (compresi i risarcimenti) e i premi incassati, un indice che misura l'efficienza delle assicurazioni.

Inoltre, la misura per far fronte alla mancanza di copertura obbligatoria potrebbe portare a un incremento dei ricavi di qualche punto percentuale. Al contrario, la regola riguardante lo sconto offerto al cliente nel caso di assenza di incidenti potrebbe "congelare" o abbassare l'utile, dal momento che il 92% circa dei clienti non ha incidenti durante l'anno.

Questa notizia è chiaramente positiva per il comparto assicurativo italiano: "il 2012 e 2013 dovrebbero essere gli anni di picco per i risultati tecnici delle società maggiormente esposte" come Fondiaria-Sai (rating underperform), Milano Assicurazioni (outperform) e Unipol (underperform), hanno spiegato gli analisti.

Le nuove regole sono però positive anche per Allianz (outperform) e Generali (underperform) su cui Intermonte, soprattutto dopo la deludente trimestrale, ha confermato il rating neutral e il prezzo obiettivo di 13,5 euro a fronte della quotazione di 12,31 euro di ieri. Deutsche Bank invece ieri ha abbassato il target price di Generali da 12,8 a 12 euro (-6%), a causa di stime inferiori sui risultati attesi nei prossimi anni, ribadendo il rating hold.

Anche Intermonte comunque ritiene che questa riforma, che inizialmente sembrava penalizzasse il settore, alla fine abbia portato novità positive in grado di limitare le frodi e i costi delle assicurazioni e aumentarne l'efficienza.
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LA REDAZIONE DEL BLOG  - al consumatore conviene tutto questo????

mercoledì 28 marzo 2012

Dissesto idrogeologico in Calabria..............................

Dissesto idrogeologico in Calabria: Torchia incontra una delegazione di cittadini di Papanice

 Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale della Calabria, con delega alla Protezione civile, Franco Torchia, ha ricevuto, oggi, nella sede di Germaneto di Catanzaro, una delegazione di cittadini di Papanice dopo aver, nei gironi scorsi, effettuato un sopralluogo per verificare – informa una nota dell’ufficio stampa – alcune situazioni di dissesto che si sono manifestate nella frazione del Comune di Crotone in seguito alle violente precipitazioni dello scorso mese di febbraio. ”Ho voluto constatare personalmente lo stato d’animo degli abitanti di Papanice – ha detto il sottosegretario Torchia – ed informarli delle attivita’ che la Protezione civile sta mettendo in atto”. ”Insieme al Centro Funzionale Multirischi – ha evidenziato Torchia – abbiamo predisposto un progetto per il potenziamento del sistema di allertamento regionale, finalizzato al monitoraggio delle frane. Stiamo provvedendo alla realizzazione di un intervento analogo a quello attivato nel comune di Ciro’, al fine di migliorare l’attivita’ di allertamento del sistema locale di protezione civile per la salvaguardia della popolazione. L’intervento si articolera’ in due fasi: la prima riguarda l’aumento della dotazione strumentale di monitoraggio esistente sul territorio attraverso l’installazione di due nuovi tele pluviometri e opportuni sensori di rilevamento piezometrico e inclinometrico, derivanti da sondaggi geologici e geomorfologici, per il monitoraggio in tempo reale delle frane interessate; la seconda fase consiste nell’analisi e nello studio dei dati acquisiti e processati nel tempo, permettendo la caratterizzazione del movimento franoso in corso, al fine di migliorare la conoscenza del territorio in esame. Il sistema – ha specificato il sottosegretario – sara’ integrato nella rete regionale di monitoraggio e sorveglianza idrometeorologica operativa sull’intero territorio regionale gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal, deputato all’emissione degli avvisi di criticita’ regionali per rischio idrogeologico, mentre la Protezione civile regionale provvedera’ alla diffusione sul territorio dei messaggi di allertamento ed al coordinamento della gestione delle eventuali emergenze”. Il sottosegretario Torchia ha poi assicurato che ”sara’ fatto tutto il possibile per garantire il cronometrico rispetto dei tempi previsti, per far si’ che il sistema sia operativo sin dall’inizio della prossima stagione autunnale”.

Dissesto idrogeologico: a rischio anche la strada provinciale 56

Una frana, provocata dal maltempo, crea numerosi disagi ai cittadini


di Danilo Loria

 SINOPOLI (RC) - Un evento franoso ha letteralmente isolato Sinopoli. Il due febbraio scorso, il maltempo ha creato nuovi danni. La frazione inferiore di Sinopoli è rimasta isolata a causa di una frana che ha trasportato massi e detriti sulla strada provinciale 56 e reso inagibile l'arteria che collega la frazione al centro. Sono stati degli operai comunali ad informare della condizione della strada il sindaco Luigi Chiappalone, il quale ha subito emesso un'ordinanza di chiusura della strada e mandato svariati fax all'ente provinciale, ai vigili del fuoco e alla protezione civile, per sollecitare ad un tempestivo intervento e ristabilire così la normale viabilità. E' stato disposto un tempestivo monitoraggio necessario al ripristino della viabilita'.
Nel frattempo l'ente di palazzo Foti ha determinato ogni iniziativa necessaria per l'apertura di una pista che costituira' un percorso alternativo. In particolare e' stato chiesto alla Prefettura di Reggio Calabria di emanare un decreto stabilendo eventualmente l'attraversamento di terreni privati con utilizzo di una strada limitrofa alla frana. Ricordiamo che già anni addietro si era venuta a creare la medesima situazione di inagibilità della strada ed era stata necessaria una forte protesta dell'allora sindaco Domenico Luppino, addirittura giunto ad incatenarsi per attirare l'attenzione delle istituzioni che successivamente sono intervenute. Il settore viabilità della Provincia si è mossa, attraverso una riunione tecnica mirata, ad individuare ogni più veloce ed efficace soluzione per l'eliminazione dello stato di isolamento dell'abitato di Sinopoli inferiore, anche se ancora adesso l'attraversamento dell'arteria è soggetta a numerosi rallentamenti. E' opportuno un progetto chiaro e serio per investire sulle strade dei nostri paesi onde evitare i soliti disagi. Dalle nostre inchieste effettuate in questi mesi, il nostro circondario si è rivelato una fucina di opere incompiute e di dissesti idrogeologici. E' ora di intervenire!

 

Dissesto idrogeologico: prorogata l’emergenza

di - lunedì 26 marzo 2012

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 23 marzo 2012, ha decretato la proroga per un altro anno dello stato d’emergenza per la regione Calabria in merito ai gravi dissesti idrogeologici che hanno interessato la Regione nel febbraio del 2010.
Le zone più colpite – lo ricordiamo – furono le province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valenzia.
dissesto idrogeologicoNel cosentino, tra i comuni interessati, oltre a Cetraro, registrarono ingenti danni Verbicaro, Madermo di Altomonte, Montalto Uffugo, Lattarico e San Benedetto Ullano e Dipignano.
Due anni fa, in base alle risorse disponibili, venne predisposto un intervento per la messa in sicurezza delle zone colpite e fu prevista anche la concessione di contributi.
L’ordinanza che diede attuazione agli interventi, fu quella del presidente del Consiglio, n. 3862, del 31 marzo 2010 pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’8 aprile.
Oggi, con la proroga dello stato d’emergenza idrogeologico, la Regione e gli Enti Locali potranno continuare con meno difficoltà l’attività di ripristino del territorio.

martedì 27 marzo 2012

CONCORSI SIMONE.....


COMUNE DI FIRENZE
CONCORSO PER 15 AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE
Il Comune di Firenze ha indetto un concorso per reclutare 15 agenti di Polizia Municipale. Possono partecipare candidati dai 18 ai 40 anni, diplomati, in possesso di patente A e B e idonei al porto d’armi
La domanda va presentata al Comune entro il
19 aprile 2012
La selezione servirà alla formazione di una graduatoria triennale che verrà utilizzata per le prossime assunzioni di agenti
L’ISTITUTO CAPPELLARI
leader nazionale nella preparazione ai concorsi
ORGANIZZA A FIRENZE
UN CORSO DI PREPARAZIONE

Per informazioni sui corsi
E-mail: info@istitutocappellari.it

www.istitutocappellari.it

Concorso per 15 agenti di Polizia Municipale al Comune di Firenze

immagine news
La selezione è aperta a candidati fino ai 40 anni, diplomati e con la patente per la moto. Necessario non avere impedimenti al porto o all’uso di armi
Sono 15 gli agenti di polizia municipale (cat. C) che il Comune di Firenze recluterà tramite concorso. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – 4^ serie speciale Concorsi n. 22 del 20-3-2012. Le domande vanno inviate entro il prossimo 19 aprile.
Al termine delle selezione verrà stilata una graduatoria che servirà per tutte le ulteriori assunzioni di agenti di polizia municipali dei prossimi 3 anni.

Requisiti
Per partecipare occorre un’età compresa tra 18 e 40 anni, il diploma di maturità, il possesso della sola patente B se conseguita prima del 26/4/1988 oppure delle patenti A e B, oltre a requisiti generali e comuni a tutti i concorsi pubblici quali l’idoneità psico-fisica, il pieno godimento dei diritti civili e politici, l’assenza di condanne penali, il non essere stati destituito o espulsi dalle Forze armate o dal pubblico impiego. Inoltre i candidati nati prima del 31.12.1985 devono essere in posizione regolare nei confronti degli obblighi di leva. A tutti inoltre è richiesta l’assenza di impedimenti al porto o all’uso di armi, non essere obiettori di coscienza o non essere contrari al porto o all’uso di armi; in particolare, coloro che sono stati ammessi al servizio civile come obiettori devono essere collocati in congedo da almeno cinque anni e aver rinunciato definitivamente allo status di obiettore di coscienza presentando apposita dichiarazione presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.

Prove
La selezione dei candidati verrà effettuata attraverso una prova preselettiva, una scritta e una orale, al termine delle quali ci sono la prova motociclistica e la prova finalizzata all’accertamento delle competenze psico-attitudinali.
La prova avrà luogo dopo il 29 maggio 2012. Il calendario verrà pubblicato dal 25 maggio.

Come presentare domanda
La domanda di partecipazione al concorso, redatta secondo il modello di domanda allegato al bando, firmata per esteso e corredata dagli allegati richiesti, deve essere fatta pervenire tramite raccomandata con avviso di ricevimento al Comune di Firenze, Direzione Risorse Umane, Via A. Nicolodi 2 – 50131 Firenze oppure consegnata direttamente allo Sportello Risorse Umane o a uno degli U.R.P (Uffici Relazioni con il Pubblico) indicati nel bando, entro il 19 aprile 2012.

Bando
Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Speciale Concorsi n. 22 del 20-03-2012 ed è scaricabile sul sito.

Informazioni
Per informazioni i candidati possono rivolgersi alla Direzione Risorse Umane del Comune di Firenze ai numeri 055.2767311 – 7312- 7315 – 7317 – 7319 – 7320.

L’ISTITUTO CAPPELLARI ORGANIZZA A FIRENZE UN CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO

Per informazioni:
Istituto Cappellari
Rossella Benvenuti
Numero verde: 800.771955
info@istitutocappellari.it
Vai al sito







lunedì 26 marzo 2012

COME PREPARARE IL PANE E LA PIZZA IN CASA.....

Come preparare il pane in casa? Ingredienti: lievito di birra, 15 grammi; sale e olio extra-vergine di oliva; acqua, 200 grammi; farina, 500 grammi.


Fare il pane in casa
 non è difficile, basta avere una buona ricetta e gli ingredienti giusti per sapersi muovere correttamente. Iniziamo proprio dagli ingredienti di cui abbiamo bisogno.

Attenzione alla temperatura dell'acqua che deve essere di circa 27 gradi, adatta al lievito; l'acqua non deve essere mai né troppo fredda né troppo calda, per non rovinare il lievito. 


Farine
: possiamo optare per uno sfarinato di grano duro perché ha un'alta percentuale di cenere (come residuo), che dà un aspetto "antico" e grezzo al pane casareccio, proprio come quando erano le nostre nonne a farlo. 


Preparazione del pane

Prima cosa versiamo l'acqua nel recipiente adatto (come potete vedere nella prima foto); a seguire versiamo il lievito e sciogliamolo mescolandolo all'acqua. Il procedimento iniziale è sempre questo, anche se al posto dell'acqua avessimo del latte. Una volta sciolto il lievito, procediamo ad incorporare gradualmente il nostro sfarinato e mescoliamo con le mani, come abbiamo precedentemente fatto con il lievito. Per quanto riguarda la farina, possiamo anche aggiungere una percentuale di tipo 00, quella più comune e di facile reperibilità. Su 500 grammi di farina possiamo utilizzarne 300 di sfarinato e 200 di tipo 00.





Il 'casareccio' è un tipo di pane più difficile da preparare, perché richiede molta manualità e pazienza, ma soprattutto pratica. Le prime volte possiamo non ottenere dei risultati soddisfacenti, ma con il tempo possiamo migliorare la tecnica di impasto.
Dopo aver lavorato manualmente il lievito, l'acqua e la farina, bagniamo l'impasto con un po' di olio e solo alla fine aggiungiamo il sale. E' importante osservare i tempi di aggiunta del sale, perché se lo mettiamo all'inizio, il lievito non ha modo di incorporare la farina a danno dei risultati finali. Dopo aver aggiunto il sale, terminiamo la lavorazione del pane sul "tavolo di lavoro" per avere più spazio e impastarlo meglio. Se l'impasto è troppo umido, aggiungiamo un po' di farina per renderlo più asciutto. 
Ci accorgiamo che l'impasto del pane è pronto, quando è asciutto e non lascia traccia sulle nostre mani. Mettiamo ora il nostro pane a lievitare: oliamo una pirofila o qualsiasi supporto per appoggiare l'impasto, riponiamolo sopra la base di olio e ricopriamolo con una pellicola.

La temperatura ideale di lievitazione è sempre intorno ai 30 gradi. Lasciamo riposare il pane per almeno due ore e mezza, fino a lievitazione avvenuta. Successivamente spostiamo la forma di pane su una teglia e facciamogli il classico 'taglio a croce' per permettere al pane di avere la cosiddetta esplosione nella sua lievitazione. Inforniamo il pane ad una temperatura di 225 gradi per 50 minuti. E il pane è cotto!
Il consiglio: Possiamo conservare il pane su un tagliere, adagiando la parte tagliata rivolta verso il legno e ricoprire tutto con un panno di cotone (anche un normalissimo tovagliolo da tavola). Oppure possiamo utilizzare una comune pellicola da cucina per rivestire la nostra forma di pane. Il pane andrebbe poi tenuto in un luogo asciutto e fresco. 


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Le Ricette
 

Il segreto di una buona pizza, cerchiamo di ricordarlo, è nella semplicità di una pasta ben lievitata, curata e ben cotta: qualsiasi cosa ci poniamo sopra sia in parca quantità, e di buona qualità. 
Queste regole, da sole, esalteranno al massimo la pizza, che, fumante e profumata, verrà sfornata con garbo e maestria. Proviamo a riproporre le antiche ricette, dunque, qualcuna ve la riportiamo qui di seguito, come buon promemoria, raccolte e selezionate da antichi testi e validi autori.
 
Fra questi ringraziamo senz'altro Pellegrini Artusi, i cuochi Belloni e Tirabassi, Lidia Morelli per i testi tratti dall'agenda Cirio del '37, e buon' ultimo Anna Gosetti della Salda che addirittura ha scritto una prestigiosa raccolta di ricette regionali italiane edita da Sonzogno.
 
A tutti, antichi e storici, ma anche nuovi e moderni amanti della pizza:


COME FARE UNA PIZZA DI QUALITA' IN CASA
Per ottenere un prodotto Pizza di qualità e soddisfare il gusto di amici e
parenti, occorre innanzitutto distinguere in 5 fasi importanti la
produzione:
1. Scelta delle materie prime

Per ottenere un prodotto qualitativo, le materie prime, debbono essere sempre fresche o ben conservate e debbono avere le seguenti caratteristiche:
* L'acqua deve essere potabile, non troppo calcare (controllare il foro del rubinetto, se risulta incrostato l'acqua va bollita prima di essere usata,
altrimenti usatela normalmente).
* Il lievito puo' essere usato fresco (va acquistato di volta in volta e
controllare che abbia una colorazione più chiara possibile e sia friabile
altrimenti è meglio non usarlo) o secco (reperibile in bustine,  granulare
e di facile conservazione, ma va sciolto in acqua a 38ƒC).
* Il sale va usato solo quello che possiede l'igroscopicità, quindi
scegliere solo quello marino. Questa sua proprietà aiuta ad ottenere una
lievitazione più lunga.
* La farina che si trova in commercio presso i negozi di alimentari, quasi
sempre è una farina debole, quindi i tempi di lievitazione sono brevi (2-3
ore) e l'assorbimento di acqua Ë del 50% ( ogni kg di farina occorrono 5 dl
di acqua).
* I prodotti per la farcitura invece sono a discrezione di chi vuol
produrre la pizza, unica raccomandazione, non macinare la mozzarella al
tritacarne, cambierebbe sapore e difficilmente filerebbe.
2. La ricetta
Per un buon impasto è la seguente:


- 1 l. di acqua
- 2 kg di farina
- 20 g di lievito fresco (7 di quello secco)
- 50 g di sale marino

naturalmente le quantità possono essere aumentate o diminuite secondo la
necessità, come pure il lievito va diminuito se la temperatura ambiente
risulta superiore ai 23-25ƒC (es. in estate).
Un impasto ottenuto secondo la ricetta produrrebbe kg 3,070 di pasta
pronta, sufficiente per preparare 4 teglie adatte ad un forno da casa.

3. L' impastazione


Per eseguire l'impasto, munirsi di due contenitori sufficientemente
capienti nei quali disporrete in ogni uno la metà della farina. Dividete
l'acqua in due recipienti dove scioglierete in uno il sale e nell'altro il
lievito; versate la soluzione salina in un contenitore di farina e la
soluzione di lieviti nell'altro contenitore. Mescolate separatamente fino a
quando non sono diventati due composti consistenti, quindi unite i due
impasti e terminate l' impastazione solo quando la pasta risulterà essere
liscia, vellutata e giustamente umida.

Se disporrete di una macchina impastatrice procedete, sempre iniziando
dalla farina, quindi inserite l'acqua dove avrete sciolto il lievito,
avendo l'accortezza di lasciarne 2 dl per sciogliere il sale che
aggiungerete quando l'impasto avrà raggiunto una certa consistenza. Evitare
sempre di mettere a stretto contatto il sale ed il lievito perché il primo
impedisce al secondo di svolgere la sua funzione.
La pasta risulterà essere pronta quando la vasca della macchina rimane
perfettamente pulita.

A questo punto si può procedere al taglio della pasta per formare dei
panetti della grammatura voluta secondo lo spessore della pizza che si vuol
avere dopo la cottura.
Prima di procedere alla lievitazione si può mettere la pasta in frigo a
2-6ƒC per procedere alla maturazione della pasta che, secondo la
temperatura impostata, risulta essere rispettivamente dalle 24 alle 6-8 ore
4. La lievitazione

Consiste nel far riposare la pasta (al centro della teglia dove
successivamente  verrà cotta) per circa 3 ore a temperatura
costante (23ƒC), operazione questa che permette ai lieviti di produrre gas
che fanno rigonfiare l'impasto.

Il panetto lievitato dovrà quindi essere disteso nella teglia con la
pressione delle dita fino ad ottenere uno strato omogeneo che arrivi ai
lati del recipiente, naturalmente lo stesso prima di deporre la pasta dovrà
essere oliato leggermente.
A questo punto sulla pasta va spalmato il pomodoro, se la pizza dovrà
essere rossa, oppure l'olio se bianca e lasciata riposare per almeno 1 ora
prima di procedere alla cottura.

Se la pasta è stata in frigo per la maturazione, per una corretta
lievitazione, dopo averla tolta dal frigo trattare la pasta come se fosse
appena impastata, quindi far effettuare la lievitazione rispettando gli
stessi tempi.
5. La cottura

E' l'ultima operazione ma è la più importante in quanto consente, se
correttamente eseguita, di esaltare tutta la qualità del prodotto.
In un forno casalingo la temperatura di cottura sarà mediamente di 250ƒC
per un tempo che varia tra i 12-15 minuti. Quindi esso va preventivamente
messo al massimo e fatto arrivare a temperatura prima di procedere alla
cottura della pizza.
Per tali motivi la cottura deve avvenire in due tempi diversi:
* Cuocere per circa 8-10 minuti solo la pasta con sopra il pomodoro, se
rossa, oppure solo spalmata di olio.
* Ritirare la teglia dal forno, effettuare la farcitura secondo la ricetta
che si vuole ottenere, quindi rimettere la teglia nel forno per ultimare la
cottura della pasta e degli ingredienti con il tempo rimasto.

Se si vuole gustare il profumo e la fragranza in tutta la sua intensità, la
pizza deve essere consumata appena uscita dal forno.

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struzioni

  • 1
    Ingredienti:
    - 400 gr. di farina tipo 00
    - 1 Lievito di birra (25 gr.)
    - 1 cucchiaio di sale
    - 1 cucchiaio d’olio
    - 4 cucchiai di latte
    - 250 ml di acqua tiepida
    eventuale condimento a piacere
  • 2
    Procedimento:
  • 3
    Mettere in una terrina il lievito di birra e scioglierlo con un po’ d’acqua tiepida, aggiungere 1 cucchiaio di farina e comporre una palla che non si appiccichi alle mani. Mettere a riposo per mezz’ora, coperta.
  • 4
    Disporre a fontana la farina, mettere al centro la pallina fatta precedentemente, aggiungere l’olio, il sale, il latte e l’acqua ed impastare il tutto.
  • 5
    Dopo aver ottenuto un impasto non appiccicoso, mettere a riposo per 2 ore minimo.
  • 6
    Prendere l’impasto e stenderlo con un mattarello e metterlo nelle teglie, condire a piacere e mettere nel forno a 200° per 20 min.
  • 7
    Sfornare e………….BUON APPETITO!!!!
  • 8
    Consigli: Mettere il sugo, infornare per 10 min, sfornare e mettere la mozzerella, rimettere in forno per altri 10/20 min.


domenica 25 marzo 2012

LE VOSTRE VISITE AL NOSTRO BLOG

SIAMO SODDISFATTI  CHE IL NOSTRO BLOB VIENE VISTO DA TANTA GENTE E IN PARTICOLARE ALL'ESTERO....GRAZIE PER LA PREFERENZA -

Territorio, se ne discute in un convegno a Rende

 
Territorio, se ne discute in un convegno a Rende
 

COSENZA. La complessa storia geologica della Calabria ha reso i terreni che la costituiscono estremamente fragili e, pertanto, predisposti al dissesto idrogeologico e al rischio sismico. Le calamità naturali hanno reso la regione una tra le aree al mondo più esposte ai rischi naturali: 200.000 vittime negli ultimi 250 anni e uno sviluppo socio-economico frenato al punto da rappresentare una delle principali cause d’emigrazione e di spopolamento progressivo. Di questo si parlerà venerdì prossimo, organizzato dal Rotary Club Rende, in un incontro dibattito dal titolo LA CALABRIA E IL RISCHIO IDROGEOLOGICO: È COLPA DELLA NATURA (O DELL’UOMO)? Interverranno Mario Spagnuolo (Procuratore Capo della Repubblica di Vibo Valentia) e Carlo Tansi (Geologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Presidente del Rotary Club Rende). Il sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti, avvierà il dibattito. Le cause del dissesto idrogeologico sono da ascrivere - oltre che alla “fragilità” geologica della Regione - a precipitazioni sempre più simili a cicloni tropicali, con celle temporalesche intense, localizzate e imprevedibili che scaricano enormi quantitativi di acqua sui numerosi piccoli bacini idrografici tipici del territorio calabrese, determinando una rapida saturazione degli stessi bacini e l’innesco di diffusi fenomeni franosi e alluvionali. Altra concausa è lo spopolamento dei centri montani che non garantisce più la manutenzione del territorio un tempo assicurata da pratiche agricole di salvaguardia con la regimazione delle acque piovane, la costruzione di fossi di scolo e di muri a secco che - nel pieno rispetto della natura dei luoghi - garantivano stabilità e durevolezza degli interventi. Frane e inondazioni sono fenomeni naturali che contribuiscono a scolpire lo splendido paesaggio calabrese che noi conosciamo. Il problema si pone quando questi fenomeni interferiscono con le attività umane (persone, edifici, infrastrutture) a causa di un’evidente arrembante e incauta edificazione che, sia per l’abusivismo (34.200 sono le case abusive costruite in Calabria nel solo periodo 1994-2002; stime CRESME; 92.247 sono le “case fantasma” scovate in base alle attività di verifica portata avanti dall’Agenzia del Demanio pubblicata pochi giorni fa) che per il superficiale controllo dei progetti negli uffici preposti, ha consentito di costruire sulle frane e nei fiumi. In Calabria 9.417 erano le frane censite al 31 dicembre 2007, delle quali 5.071 (pari al 53.8 %) hanno prodotto danni a persone e cose. Delle suddette 5.071 frane il 54.3% ha provocato danni a infrastrutture viarie, il 27.7% a nuclei abitati, il 6.5% a strutture pubbliche, il 6.2% a terreni agricoli, l’1.5% a corsi d’acqua, l’1.2% a beni culturali, il 2.5% ad altro. In Calabria il 100% dei comuni ricade in aree ad elevato rischio idrogeologico. In particolare, l’88.0% dei comuni presenta almeno una zona minacciata da frane o da alluvioni con rischio R3 (elevato) o R4 (molto elevato), cioè con rischio di perdita di vite umane. 157.225 sono i calabresi residenti in aree ad elevato rischio idrogeologico, mentre 56.029 sono gli edifici che vi ricadono. 245 sono gli edifici scolastici e 15 gli edifici ospedalieri calabresi che ricadono in aree ad elevato rischio idrogeologico. I dati suindicati sono sottovalutati poiché non tengono conto delle calamità che hanno colpito la regione negli ultimi tre anni con fasi parossistiche che non si verificavano sin dai noti eventi alluvionali degli anni Cinquanta. Il rischio idrogeologico in Calabria non è stato mai fronteggiato in modo complessivo ed organico, bensì in condizioni di perenne emergenza, connessa a finanziamenti occasionali elargiti dal governo centrale a seguito dei vari noti eventi alluvionali: Crotone (1996), Soverato (2001), Vibo Valentia (2002), Borgia (2004), Cavallerizzo (2005), Vibo Valentia (2006), gli eventi alluvionali delle ultime tre stagioni invernali. In occasione delle alluvioni - a prescindere dal colore politico delle amministrazioni regionali di turno - ha prevalso la logica di una distribuzione dei fondi condizionata da perverse logiche “elettoralistiche”, piuttosto che la volontà di mettere realmente in sicurezza i territori.

sabato 24 marzo 2012

VENIAMO A CONOSCENZA ATTRAVERSO UN COMUNICATO STAMPA CHE IL 22 MARZO 2012 SI E' TENUTO - presso l'Aula magna della facoltà di Ingegneria dell'Università “Mediterranea” di Reggio Calabria un convegno organizzato dal PRI calabrese: “Dal dissesto idrogeologico alla corretta gestione dei bacini



VENIAMO A CONOSCENZA ATTRAVERSO  UN COMUNICATO STAMPA CHE IL 22 MARZO 2012 SI E' TENUTO - presso l'Aula magna della facoltà di Ingegneria dell'Università “Mediterranea” di Reggio Calabria è  organizzato un convegno dal PRI calabrese dal tema: “Dal dissesto idrogeologico alla corretta gestione dei bacini – lo stato dell'arte in Calabria e le prospettive future”-
 IL SERVIZIO REGIONALE DI MONITORAGGIO IDROGRAFICO  NON E' STATO INFORMATO ED INVIATATO A PARTECIPARVI...... QUESTI SONO SEGNALI NEGATIVI E DI COMPLETO SCOLLAMENTO CON LE ISTITUZIONI - TUTTO CIO' NON PORTA DA NESSUNA PARTE, SPECIE QUANDO NON SI TIENE CONTO DI UN SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE QUALE QUELLO DELLA SORVEGLIANZA IDRAULICA, DOVE GIORNALMENTE CIRCA 300 PROFESSIONISTI SONO IMPEGNATI  NELLE ISPEZIONI  GIORNALIERE DI FIUMI TORRENTI E VALLONI IN LUNGO E LARGO, SEGNALANDO E PRODUCENDO DATI DI ESTREMA  IMPORTANZA, AL FINE DI PREVENIRE DISASTRI CHE POI SI DIMOSTRANO NELLA REALTA'  "ANNUNCIATI " - RIPORTIAMO INTEGRALMENTE IL COMUNICATO; 
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Dissesto idrogeologico: oggi a Reggio convegno organizzato dal Pri


Oggi 22 marzo, alle ore 15:00 presso l'Aula magna della facoltà di Ingegneria dell'Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, si terrà - si legge in una nota stampa - un convegno organizzato dal PRI calabrese: “Dal dissesto idrogeologico alla corretta gestione dei bacini – lo stato dell'arte in Calabria e le prospettive future”. Porteranno il loro saluto il preside della facoltà di Ingegneria, Prof. Adolfo Santini, il sindaco di Reggio Demetrio Arena, il presidente della Provincia Giuseppe Raffa e l'assessore alla Protezione civile del comune di Reggio, Giuseppe Martorano. Vari docenti, ingegneri ed esperti del settore discuteranno del problema relativo al dissesto idrogeologico che colpisce la Calabria. I lavori saranno introdotti dal segretario nazionale del PRI on. Francesco Nucara e moderati dal direttore di Meteoweb Peppe Caridi. Concluderà il dibattito - si legge in una nota stampa - il sottosegretario alla Protezione civile della Regione Calabria, Franco Torchia.

Quotidiano Economico Onlinewww.calabriaeconomia.it  

TORNA L'ORA LEGALE

 

Torna domenica l'ora legale, in 7 mesi risparmiati oltre 630 mln kilowattora

Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo partirà l'ora legale.Grazie allo spostamento delle lancette degli oroglogi un'ora in avanti per i prossimi sette mesi, verrannorisparmiati 630,2 milioni di kilowattora. La stima del risparmio economico per il 2012 è pari a circa 95 milioni di euro. Lo rende noto in un comunicato Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione.
Una quantità di energia corrispondente alla metà dei consumi domestici annui di una regione come l'Abruzzo o il Trentino Alto Adige. Dal 2004 al 2011 l'Italia ha risparmiato complessivamente oltre 5,6 miliardi di kilowattora, corrispondenti a circa 800 milioni di euro di minor costo.
Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato è aprile, con 145,7 milioni di kilowattora (pari al 23,1% del totale). In autunno, invece, il primato va al mese di ottobre con 162,1 milioni di kilowattora risparmiati. Sul sito internet della società,www.terna.it, è visibile la "curva di carico", che rappresenta l'andamento del consumo di energia elettrica in Italia in tempo reale. L'ora solare verrà ripristinata nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 2012. 
 

venerdì 23 marzo 2012

Via libera alla riforma del lavoro

Via libera alla riforma del lavoro. Governo approva ddl 'salvo intese'

 
Roma - (Adnkronos/Ign) - Sì del Cdm al disegno di legge. Prevista solo indennità per licenziamenti economici. In arrivo fondo di solidarietà per esclusi da cigs e congedo di paternità obbligatorio.Napolitano: ''Non ci sarà valanga di licenziamenti facili. Bersani: ''Si discuta in Parlamento o Camere non servono''.Scontro Alfano-Bersani. Bossi attacca: ''E' controriforma''. Di Pietro: ''Monti padrone arrogante''. Cei: ''Raggiungere soluzione condivisa''. Ondata di occupazioni e scioperi.Blitz dei precaria Palazzo Chigi  -
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 Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, salvo intese, il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro. Si tratta, sottolinea Palazzo Chigi in una nota, di una riforma "lungamente attesa dal Paese, fortemente auspicata dall'Europa, e per questo discussa con le Parti Sociali con l'intento di realizzare un mercato del lavoro dinamico, flessibile e inclusivo, capace cioè di contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione di qualità, di stimolare lo sviluppo e la competitività delle imprese, oltre che di tutelare l'occupazione e l'occupabilità dei cittadini''. Il disegno di legge "è il frutto del confronto con le parti sociali - si legge nel comunicato - Ne emerge una proposta articolata che, una volta a regime, introdurrà cambiamenti importanti".
Il comunicato conferma che il licenziamento per motivi economici in caso di illegittimità del provvedimento prevede "che il datore di lavoro può essere condannato solo al pagamento di un'indennità". E, si aggiunge, "particolare attenzione è riservata all'intento di evitare abusi". Per le controversie in materia di licenziamenti è prevista l'introduzione di un rito procedurale abbreviato che ridurrà ulteriormente i costi indiretti del licenziamento. Il diritto alla reintegrazione nel posto del lavoro sarà disposto dal giudice nel caso di licenziamenti discriminatori o in alcuni casi di infondatezza del licenziamento disciplinare.
La riforma del mercato del lavoro preserva gli usi virtuosi degli istituti contrattuali esistenti e limita quelli impropri. Il disegno di legge prevede unfondo di solidarietà per i lavoratori nei settori non coperti dalla cassa integrazione straordinaria e la mini-Aspi, estesa anche ai giovani, per coloro che perdono il lavoro ma non hanno maturato i mesi necessari per accedere all'Aspi normale. Le aziende potranno inoltre stipulare accordi con i sindacati per incentivare l'esodo dei lavoratori anziani.
Sono previsti anche il congedo di paternità obbligatorioquote rosa anche nelle società controllate dalle pubbliche amministrazioni, e lo stop alle dimissioni in bianco per diminuire il divario tra lavoratori e lavoratrici.
Il nuovo impianto del mercato delle professioni, evidenzia il comunicato di Palazzo Chigi, attribuisce poimassimo valore all'apprendistato, inteso nelle sue varie formulazioni e platee, che diviene il 'trampolino di lancio' verso la maturazione professionale dei lavoratori.
A stretto giro le reazioni dei sindacati. Il ddl "sposta in Parlamento il luogo della discussione. Dunque, probabilmente, avremo più ascolto di quanto ne abbiamo avuto finora con il Governo" ha commentato il leader della Uil, Luigi Angeletti.
"Intanto il Governo ha deciso un ddl e questa è una buona notizia - ha osservato Raffaele Bonanni, segretario della Cisl - perché avremo tutto il tempo per affrontare il problema. Faremo un'azione di lobbying sul Parlamento perché si trovino soluzioni più vantaggiose per i lavoratori".
''Noi andremo a una discussione in Parlamento dove si confronteranno preoccupazioni e proposte. Sono convinto che si arriverà ad un risultato di cui si potranno riconoscere meriti e validità'' ha detto questa mattina il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
''Era una riforma - prosegue il capo dello Stato - da fare: normalmente ci sono posizioni contrastanti, manon credo che stiamo aprendo le porte ad una valanga di licenziamenti facili sulla base dell'art. 18. Anche perché bisogna sapere a cosa si riferisce l'art. 18''. Per il presidente della Repubblica, inoltre, ''il problema più drammatico è quello delle aziende che chiudono e dei lavoratori che rischiano di perdere il posto non attraverso l'art. 18 ma attraverso il crollo di determinate attività produttive''. Quindi, ha concluso Napolitano, ''bisogna pensare soprattutto a nuovi investimenti, nuovi sviluppi e nuove iniziative in cui possono trovare sbocco soprattutto i giovani''.
Per il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, la riforma del mercato del lavoro messa a punto dal governo può e deve essere corretta in Parlamento. Dopo avere ricordato che la riforma contiene molti elementi positivi, il leader democratico ha affermato: ''In tutti i decreti arrivati, ovviamente il Parlamento è intervenuto, su tutti ha sempre modificato qualcosa. Io sono sicuro sul fatto che si vorrà ragionare, sennò chiudiamo il Parlamento, ma non so se così i mercati si tranquillizzano. Il Parlamento c'è quindi discuteremo''. Commentando poi le dichiarazioni del presidente della Repubblica, che esclude una valanga di licenziamenti, Bersani ha aggiunto: ''Il Presidente ha detto una cosa saggia, tuttavia bisogna che noi le norme le sorvegliamo''.
Intanto il presidente del Senato, Renato Schifani, ha fatto un appello ''ai segretari dei partiti politici che sostengono il governo a impegnarsi affinché il Parlamento sia messo in condizione di arrivare ad un esito definitivo, prima dell'estate, del pacchetto delle riforme del lavoro''. Il presidente del Senato ha ricordato che quella del lavoro ''è una riforma importante per la quale sta lavorando direttamente il premier e il ministro del Lavoro, che si sta molto impegnando. Confido anche che il Parlamento possa contribuire a trovare elementi di sintesi ma tutto si faccia entro tempi ragionevoli perché ci osservano i mercati, l'Europa''.