giovedì 29 marzo 2012

La storia dei Sorveglianti Idraulici Regionali si ripete.....Gli Stipendi in ritardo......Le famiglie sono in difficoltà...

La storia dei Sorveglianti Idraulici Regionali si ripete.....Gli Stipendi in ritardo......Le famiglie sono in difficoltà...
le banche bussano a cassa e nessuno interviene..

“La grande fragilità e l’estrema vulnerabilità del territorio calabrese si manifesta in maniera drammatica ogniqualvolta si verifica nella nostra regione un evento atmosferico straordinario. E’ tempo, prima che accadano nuovi lutti e disgrazie, che si attivi una politica seria e concreta di tutela del suolo e di salvaguardia della pubblica incolumità“.
E’ quanto scrive il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione in una lettera aperta inviata al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio, oltre che ad alcuni ministri ed al responsabile nazionale della Protezione civile.
“La Regione Calabria, con una delibera di Giunta del 1999 avente ad oggetto ‘Organizzazione del servizio di sorveglianza idraulica’ – scrive Guccione – ha avviato, con contratto di lavoro interinale, il servizio di controllo dei corsi d’acqua della regione. Tale servizio si è rilevato di fondamentale importanza per la redazione del Piano di assetto idrogeologico.
Nel dicembre del 2010 l’Afor, previa regolare selezione pubblica tramite gli ex uffici di collocamento territoriali, ha avviato in servizio circa 300 lavoratori su scala regionale con le qualifiche di ufficiale idraulico, sorvegliante idraulico ed addetto ai centri di digitalizzazione. In tutte le regioni il servizio di sorveglianza idraulica è garantito 24 ore su 24, ma in Calabria questo non accade. Si preferisce spendere circa cinque milioni di euro l’anno per pagare gli stipendi dei sorveglianti idraulici impegnati solo tre giorni a settimana e assunti con contratto di lavoro di diritto privato anziché trasformare questo rapporto in contratto di diritto pubblico, con copertura per l’intera settimana lavorativa e con annessa reperibilità per eventi di calamità naturale. Allo stato può capitare, quindi, come è già accaduto in passato, che il maltempo colpisca la nostra regione provocando frane, lutti e dissesti di ogni tipo e che il personale addetto alla vigilanza idraulica non possa essere utilizzato perché in quel giorno non é in servizio. Perché tutto questo? A chi giova questa situazione?”.
“Un servizio così delicato e importante –ha detto Guccione- va garantito sette giorni su sette e le competenze devono essere affidate all’Autorità di Bacino, non essendo l’Afor nelle condizioni di gestire, coordinare e controllare le attività conoscitive e di pianificazione dei bacini idrografici di propria competenza”.
Sembra che Guccione stia di fatto denunciando la grave situazione di precarietà che la giunta Loiero ha determinato per centinaia di onesti lavoratori calabresi figli di questa politica deteriore recentemente denunciata da monsignor Nunnari.
Una denuncia fatta sicuramente con il cuore , ma anche con la responsabilità del corresponsabile morale di una situazione di precarietà che rende questa terra vergogna della correttezza e della giustizia amministrativa.
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E LA STORIA SI RIPETE:
Sono loro stessi, questi precari che nel loro blog denunciano la verità e cioè che “siamo stati licenziati da Why Not il 15 settembre 2009, assunti dall'Afor il 20 dicembre 2010, e ti assicuro che stare senza lavoro e soldi per molti mesi non è stata cosa facile”
Eh, si. Questi precari sono i figli di Why Not, quella di cui oggi si discute nelle aule dei Tribunali, quells alla quale gli stessi scrivevano la seguente lettera
Spett.le Why Not Outsourcing Via Dei Cardatori, n°9 88100 Catanzaro
A S. E. il PREFETTO Catanzaro - Sede
Spett.le Ufficio provinciale del lavoro e delle Politiche Sociali DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO
Catanzaro – Sede
Spett.le A.Fo.R. Azienda Forestale Della Regione Calabria Via Cortese Vinicio, 2 88100 Catanzaro (CZ)
RACCOMANDATA A.R.
Oggetto: Proclamazione sciopero Servizio Di Sorveglianza Idraulica ed Erosione Costiera per il 13 luglio 2009
Ai sensi e per gli effetti della legge n. 146/1990 e delle successive modifiche introdotte dalla legge n. 83/2000, tenuto conto che la scrivente Organizzazione Sindacale, ha attivato la Procedura di raffreddamento ex L. 146/1990 e L. 83/2000 che si è tenuta lo scorso 25 giugno 2009, presso la sede della Prefettura di Catanzaro.
Preso atto che, in quella sede, l’Azienda ha conciliato come risulta dal verbale redatto in pari data e, nonostante siano state date rassicurazioni sul pagamento dello stipendio di maggio, a tutt’oggi, buona parte del parco lavoratori che svolgono il Servizio di Sorveglianza Idraulica e di Erosione Costiera non ha ancora ricevuto lo stipendio del mese di maggio.
Considerato che è scaduto anche il mese di giugno e, con lo stato di crisi aziendale non si prevedono buone prospettive nemmeno per il pagamento della mensilità relativa allo stesso mese.
Stante la situazione di contingenza dei lavoratori, i quali, per garantire i servizi pubblici essenziali si devono recare sui luoghi di lavoro anticipando di fatto le spese vive per le trasferte,
si comunica
la proclamazione dello sciopero di 24 ore, indetto dalla scrivente Organizzazione Sindacale UGL, per il giorno 13 LUGLIO 2009 , dei lavoratori impegnati nei settori della Sorveglianza Idraulica Ed Erosione Costiera appartenenti all’appalto che scadrà il prossimo 15 settembre 2009.
La scrivente Organizzazione sindacale si dichiara disponibile ad un eventuale incontro per collaborare con l’Azienda ad organizzare i servizi minimi essenziali che saranno garantiti sulla base delle normative legislative e contrattuali vigenti, e degli accordi esistenti nei singoli settori.
Distinti saluti. IL REGGENTE REGIONALE DEL COMPARTO “IGIENE AMBIENTALE” UGL Gianluca PERSICO -

Allora ha ragione se l'Arcivescovo Nunnari dice, la politica calabrese è questa, oggi  a pagare gli errori siamo tutti noi calabresi -
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Anche il nostro collega Francesco Casa   ha voluto dare un suo contributo sottolineando in occasione del congresso provinciale di Reggio Calabria del PDL come nelle altre regioni d'Italia tale servizio viene espletato con orario full time mentre in Calabria circa 300 lavoratori espletano attività di sorveglianza con mezzi propri, con un rimborso chilometrico vergognoso, e con un orario di lavoro part time a 20 ore - dunque Ufficiali e sorveglianti idraulici svolgono attività di sorveglianza idraulica dei fiumi come se le alluvioni dovessero avvenire a giorni comandati e quindi solo nei giorni in cui ufficiali e sorveglianti sono a lavoro..
E' una vergogna, continua Francesco Casa, a cui questa amministrazione regionale deve porre fine dando dignità ad un servizio pubblico essenziale ed ininterrompibile qualè la sorveglianza idraulica e che deve per legge trovare posto nelle prime voci di bilancio inquanto risorsa fondamentale per la tutela dell'ambiente e del territorio ma soprattutto ridare dignità a tutti quei lavoratori che per senso di responsabilità espletano attività di sorveglianza dei corsi d'acqua pur non avendo le strumentazioni necessarie e rimentendoci gran parte di quel misero stipendio che pure percepiscono con ritardo... Conclude francesco Casa, ricordando che le macchine di servizio devono essere data in uso a servizi territoriali come la sorveglianza idraulica e non ad enti e dipartimeti che utilizzano vetture per sbrigare qualche pratica e per andare ad accompagnare a casa dirigenti e quant'altro....

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