domenica 28 ottobre 2012

TERREMOTO SUL POLLINO..... e il MARSILI CHE FA?......- a proposito di Sorveglianza idraulica


TERREMOTO SUL POLLINO

Sisma sul Pollino, in due anni
le scosse sono state 2.200

Un lungo sciame sismico nell'area tra Basilicata e Calabria. La scossa più forte nella notte di giovedì. Ma da mesi molti abitanti della zona hanno deciso di dormire in auto

Le scosse che hanno fatto tremare la terra sul Pollino nella notte tra giovedì e venerdì sono solo le ultime di una lunga serie. Da oltre due anni nell'area tra Basilicata e Calabria, sono state registrate oltre 2.200 scosse. Quella dell'1.05 di giovedì notte, di magnitudo 5, è stata la più forte; oltre 2.000 sono state di magnitudo minore di 2 gradi della scala Richter, quasi 200 di magnitudo tra 2 e 3, sei di magnitudo tra 3 e 4, una di magnitudo pari a 4.3.
ALTERNANZA - Nell'ultimo biennio si sono succeduti periodi di attività sismica frequente intervallati da periodi di relativa calma. L'attività sismica più intensa si è verificata ad aprile 2010 e a ottobre 2010, e poi ancora tra novembre 2011 a febbraio 2012. Dopo questo punto massimo di attività la sismicità dell'area si è attestata su livelli piuttosto modesti, con pochi terremoti al giorno. Alla fine di maggio 2012 l'attività però è ripresa a seguito del terremoto di magnitudo 4.3 avvenuto il 28 maggio 2012 alle ore 3:06.
LA PAURA DEI CITTADINI - Da diversi mesi gli abitanti della zona del Pollino hanno deciso di dormire in auto o sistemazioni di fortuna, perchè impauriti dalle numerose scosse di terremoto che si verificano quotidianamente.

 Terremoto sul Pollino, nuove scosse nella notte
 MORMANNO   ( CS )

Marsili, il vulcano sottomarino del Tirreno. “Innocuo”. “No, attivo e fa paura” Pubblicato il 5 giugno 2012 20:19 in Cronaca Italia


ROMA – Si chiama Marsili, è un vulcano sottomarino localizzato nel Tirreno meridionale e appartenente all’arco insulare Eoliano. Si trova a 140 chilometri dalle coste siciliane e a 150 da quelle calabresi ed è il più grande vulcano d’Europa. Secondo gli esperti di tutta Italia una sua eventuale eruzione potrebbe scatenare un maremoto che colpirebbe tutta la costa tirrenica meridionale. Il vulcano, conosciuto e monitorato dai geologi nostrani, ha però fatto scatenare l’immaginario collettivo, specie dopo il terremoto in Emilia.

Tant’è che su Facebook lo scorso 29 maggio è apparso questo appello a seguito di un allarme presentato da Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II. Il testo dell’allarme recita di un rischio tsunami a causa del risveglio del Marsili che potrebbe scatenare degli “eventi franosi” lungo i versanti dello stesso vulcano. Il professore però invita tutti a non farsi prendere dal panico ma piuttosto che tutti “si organizzino con un sistema di difesa dei litorali”.Ma attenzione, il Marsili non sta eruttando e non è irrequieto. E’ certo però che sia vivo e vitale. Secondo il geologo Mario Tozzi l’attività del Marsili non è per nulla nuova, anzi. “Questo settore del Mare Nostrum è un oceano a tutti gli effetti, specialmente se si guarda l’attività vulcanica. In particolare le acque attorno alla Sicilia sono infestate da vulcani noti in tutto il mondo fino dall’antichità”. Il Marsili supererebbe in dimensioni addirittura l’Etna “con i suoi 65 km di lunghezza e gli oltre 3.000 metri di altezza, solo che giace in fondo al Mare Tirreno da oltre due milioni di anni ed è in piena attività”.
Posizione completamente diversa con quella di Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: “Potrebbe succedere anche domani. Le ultime indagini compiute dicono che l’edificio del vulcano non è robusto e le sue pareti sono fragili. Inoltre abbiamo misurato la camera di magma che si è formata negli ultimi anni ed è di grandi dimensioni. Tutto ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe eruttare all’improvviso”. Ad intimorire il presidente dell’Ingv sono le diverse emissioni idrotermali le quali stanno avvenendo a una frequenza ritenuta troppo elevata.

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 A proposito di sorveglianza idraulica....da facebook

Da lunedì inizia una fase nuova per la...
Edmondo Caruso 28 ottobre 15.18.05
Da lunedì inizia una fase nuova per la sorveglianza idraulica. Mi auguro che le forze sociali e la politica trovino la quadra. I problemi vanno risolti altrimenti si traducono in bombe sociali. La soluzione sorveglianza deve essere trovata fuori dai confini Afor. Legge 183.....

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