venerdì 8 marzo 2013

La grande attenzione ai "carrozzoni" tutti calabresi quale l'Afor



DE ZORZI: “NEL 2012 È MIGLIORATA LA SPESA SANITARIA REGIONALE” 

Corte dei Conti di Catanzaro inaugura l’anno giudiziario

  La grande attenzione ai "carrozzoni" tutti calabresi quale l'Afor che, da solo, vanta un deficit finanziario di 150 milioni di euro
Tra le 3.801 vertenze aperte nel 2012 dalla Procura regionale della Corte dei Conti c'è quella relativa al «deficit di 150 milioni di euro nel bilancio dell’Afor, nonchè quelle numerosissime in materia di fondi comunitari, di indebita percezione di indennità da parte dei medici e di mancati riscossioni e versamenti». È quanto è emerso dalla relazione del Procuratore regionale. La Corte dei Conti ha rivolto particolare attenzione anche sul fronte dei fondi pubblici e comunitari. Nel 2012, infatti, il numero delle citazioni in materia di fondi comunitari è stato pari a 68, di cui 26 hanno riguardato i fondi Fesr, 23 i fondi Feoga e 19 quelli per la legge 488/92 con un incremento del 30% rispetto al 2011. «L'attività d’indagine – ha aggiunto Astraldi De Zorzi - diretta alla repressione delle frodi comunitarie su delega delle competenti Procura della Repubblica ha comportato l’accertamento di danni erariali per 8 milioni e 880 mila euro. Tra essi merita menzione l’atto di citazione a carico di due società che hanno indebitamente percepito fondi comunitari per l’importo totale di oltre 5 milioni di euro attraverso una pluralità di operazioni illecite».

FONDI REGIONE. L'indebita appropriazione di 266 mila euro da parte del presidente di un gruppo consiliare regionale della Calabria, di cui non viene fatto il nome, è citata nella relazione del Procuratore regionale. «Un dato di assoluta novità – ha detto Astraldi De Zorzi - riguarda un atto di citazione, relativo ad una fattispecie di responsabilità contabile, nei confronti di un consigliere regionale, per indebita appropriazione di 266 mila e 944 euro destinati alle spese di funzionamento del gruppo di cui questo consigliere era presidente».





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