Riforma Afor
REGGIO CALABRIA. Il Consiglio regionale ha approvato, con la
sola astensione dei consiglieri Guagliardi (Federazione della sinistra) e
De Masi, Giordano e Domenico Talarico, del gruppo di Idv, la riforma
dell’Afor. Da oggi, l’ormai ex Afor si chiamerà Azienda Calabria Verde,
“ente strumentale della Regione Calabria munito di personalità giuridica
di diritto pubblico non economico ed autonomia amministrativa,
organizzativa, gestionale, tecnica, patrimoniale, contabile e
finanziaria”. Il dibattito in Aula ha fatto registrare numerosi
interventi (Principe, Mirabelli, Domenico Talarico, Bruni, Guccione,
Tripodi, Maiolo, Guagliardi, Orsomarso, Chiappetta, Imbalzano, Adamo) su
un comparto, come la forestazione, che per tanti anni ha rappresentato
uno degli emblemi negativi della Calabria. “Su azioni concrete, sui temi
dello sviluppo e delle grandi riforme - ha affermato il presidente
della Giunta Giuseppe Scopelliti - si possono costruire convergenze
utili per una buona prospettiva. La Calabria possiede oltre settantamila
ettari di bosco, un immenso patrimonio che deve diventare produttivo e
per questo, oggi, è stata fatta una scelta storica. L’Agenzia Calabria
Verde - ha proseguito Scopelliti - nasce senza debiti e vogliamo sia
costruita con il contributo degli attori sociali ed istituzionali
sapendo che le risorse necessarie non sono infinite, anzi, e che il
fabbisogno di circa 250 milioni di euro all’anno da parte del Governo e
della Regione, deve trovare giustificazione in un modo nuovo di gestire
la montagna, motivando il personale e isolando coloro i quali non
intendono lavorare”. “È una scommessa aperta - ha sottolineato
Scopelliti - i cui esiti vanno verificati giorno per giorno, ma da parte
nostra non ci tireremo indietro e chiameremo in questa difficile
battaglia di ricostruzione le migliori intelligenze per restituire
dignità alla Calabria ed alla gente onesta. Nelle prossime settimane
riprenderemo i processi di riforma e affronteremo decisamente il
funzionamento dei Consorzi di Bonifica: decisamente, undici Consorzi in
Calabria sono davvero troppi e spesso producono soltanto debiti. Noi
invece, vogliamo che l’intero comparto a servizio del mondo
agro-silvo-pastorale raggiunga una funzionalità eccellente a sostegno
dello sviluppo economico della nostra terra. Infine, voglio ringraziare
l’assessore Michele Trematerra che in questi mesi ha lavorato con grande
determinazione, superando momenti di incomprensione e di nervosismo,
fino al raggiungimento di questo risultato epocale”. Il presidente del
Consiglio, Francesco Talarico, ha parlato “di settimana legislativa
produttiva, di un Consiglio che con l’approvazione di queste importanti
riforme ha saputo vergare una pagina istituzionale tra le sue più
significative”.
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