giovedì 30 ottobre 2014

GIACOMO MANCINI


-Elezioni regionali 2014 -  

CIRCOSCRIZIONE COSENZA

 Ho voluto inserire nella mia pubblicità elettorale solo tre elementi: il mio viso, la mia persona, il mio nome. Basta. Nessun claim. Nessuno slogan. Nessun hastag.
Penso infatti che il mio viso, la mia persona e il mio nome bastino a ricordare ai nostri concittadini da dove vengo, cosa ho fatto e cosa posso ancora fare per la Calabria se riceverò il loro sostegno.
In questo momento complicato per la nostra regione e di grande difficoltà per tantissimi nostri concittadini, sono convinto che bisogna diffidare da frasi fatte, da impegni generici e men che meno da facili promesse.
E' indispensabile, invece, tanta serietà, tanta onestà e tanta compostezza.
Qualità che non si declamano sui muri, che non si predicano con una frase, ma che si praticano ogni santo giorno.





CONFERENZA DI WANDA FERRO......

mercoledì 29 ottobre 2014

WANDA FERRO.....

L’impietosa analisi dell’economia calabrese che emerge dall’ultimo rapporto Svimez, ci rafforza nella convinzione che non vada sprecata l’opportunità offerta dai fondi strutturali 2014-2020. E’ necessario un cambio di rotta rispetto ai decenni passati. La valanga di risorse comunitarie va trasformata in progetti, azioni, iniziative che incidano realmente sulla struttura economica e sociale della Calabria. Abbiamo a disposizione cinque miliardi di euro e solo sei anni di tempo per far fare un salto di qualità alla nostra regione. Basta con i finanziamenti a pioggia. Bisognerà compiere delle scelte precise, indirizzando le risorse verso pochi importanti progetti, o filiere di progetti, che possano realmente incidere sulla nostra economia. Noi pensiamo che l’investimento più massiccio debba essere fatto sulle filiere produttive del turismo di qualità e dell’industria agro-alimentare, ma anche sul sistema dei beni ambientali e culturali che può generare impresa e occupazione. Pensiamo di adottare un’unica Autorità di Gestione che coordini tutti gli interventi, indipendentemente dalla fonte finanziaria, evitando sovrapposizioni e garantendo una maggiore integrazione tra di essi. Per accelerare la spesa pensiamo di realizzare una piattaforma informatizzata che garantirà l’oggettiva valutazione delle proposte inviate eliminando il ricorso a commissioni di valutazione che creano inefficienze e rischi di clientelismo. La creazione di una banca dati di tutti gli interventi pervenuti e finanziati contribuirà a ridurre i rischi di eventuali frodi. Pensiamo infine di consentire l’accesso ai finanziamenti per la durata dell’intero periodo di programmazione, eliminando bandi a scadenza prefissata in modo da consentire alle aziende una più efficace pianificazione degli interventi.

domenica 26 ottobre 2014

WANDA FERRO CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA



Il centrodestra è in campo per onorare una sfida: non la vittoria fine a se stessa, ma la reale opportunità di governare la Calabria, con chiarezza, credibilità, e nel segno di una totale discontinuità con gli ultimi trent’anni di regionalismo. I tanti governi che si sono succeduti nei decenni sono rimasti imbrigliati nelle reti dei ricatti, dei veti, delle spartizioni, delle cambiali da pagare. Io ho scelto di avere dalla mia parte soltanto tre liste – Forza Italia, Casa delle Libertà e Fratelli d’Italia -, composte da uomini e tante donne di valore, da amministratori, da professionisti, da brillanti intelligenze della società civile, che hanno sposato fin dall’inizio la mia proposta, oltre agli amici di storici partiti come la Democrazia Cristiana e il Nuovo Psi di Caldoro che, pur senza scendere in campo direttamente, mi daranno il loro sostegno. Ho sempre avuto la consapevolezza che chiudere le porte della coalizione a chi ha pensato di contrattare la propria appartenenza, significa potere arrivare al governo della Regione a mani libere, assumere con i calabresi impegni che possono davvero essere mantenuti, segnare una reale rottura con i tanti protagonisti dei decenni di malgoverno regionale che oggi sono schierati in forze dalla parte del centrosinistra. Ho deciso di percorrere una strada in salita, rinunciando forse a qualche pacchetto di consensi, ma potendo affermare che sulle liste che mi sostengono non c’è il cappello di vecchi o nuovi colonnelli, né il peso di contrattazioni romane, locali o personali. Avevo sperato che il centrosinistra raccogliesse il mio appello ad una moralizzazione della politica, bloccando quelle porte girevoli che consentono ad alcuni personaggi di saltare da uno schieramento all’altro a seconda della direzione del vento e degli interessi personali, e ponendo quindi un argine a quelle transumanze che rappresentano un male della Calabria. Oggi è chiaro perché la mia sfida è caduta nel vuoto: per comporre le proprie liste il centrosinistra ha pescato in un mare di transfughi che con il centrodestra hanno avuto incarichi importanti incarichi istituzionali: consiglieri e assessori comunali e provinciali, persone che hanno avuto un ruolo nella sanità. Questa sarebbe una proposta di rinnovamento e di discontinuità? Io continuerò a rivolgermi ai calabresi liberi e onesti, alle donne, ai giovani, alle famiglie, al mondo del lavoro e delle imprese, al mondo della cultura, nella consapevolezza che la vittoria del centrodestra significherà lo storico azzeramento di quel sistema politico e di potere che ha gettato la Calabria nel baratro.
WANDA FERRO

domenica 19 ottobre 2014

RTI -Gianluca Persico interviene sulle problematiche.......



DA RTV REGGIO
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RTI -Gianluca Persico interviene sulle problematiche che investono il servizio Regionale di monitoraggio idrografico della regione Calabria, evidenziando la quasi TOTALE FRAGILITA' del territorio Calabrese in merito al dissesto idrogeologico.....la Calabria  rischia nuove tragedie come Soverato - Bivona - Maierato....Il servizio di sorveglianza idraulica dovrebbe rispondere alla Prevenzione innanzitutto, ma purtroppo ad oggi per il non finanziamento nel capitolo di bilancio che lo riguarda non puo' essere attivo al 100%.......



SERVIZIO DI SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO
DELLA RETE IDROGRAFICA DELLA CALABRIA
Secondo un rapporto Ance-Cresme, una scuola su dieci è a potenziale rischio: 6.400 edifici scolastici, sui 64.800 totali presenti in Italia, sorge infatti in un’area a rischio frana o alluvione. Lo stesso discorso vale per gli ospedali: 550 strutture si trovano in una zona a rischio. Ma non siamo sicuri neanche nei luoghi di lavoro: sono 46.000 le industrie che si trovano in territori a rischio idrogeologico e se contiamo anche gli uffici, i negozi e le altre attività saliamo a 460.000. Secondo Legambiente, il costo complessivo dei danni provocati in Italia da, frane e alluvioni dal 1994 a oggi è di 242,5 miliardi di euro, circa 3,5 miliardi l’anno.
Secondo la Coldiretti a causa delle frane e delle alluvioni, sono morte oltre 4.000 persone dal 1960 ad oggi. Con i cambiamenti climatici, sottolinea sempre la Coldiretti, è sempre più urgente investire nella prevenzione.
-    costo per la ricostruzione di un chilometro quadrato di area colpita: € 130 milioni;
-    costo medio della ricostruzione di un singolo comune: € 800 milioni;
-    costo medio per abitante residente nell’area colpita: € 520 mila;
-    costi dei  disastri ambientali tra il 1968 e il 2003 oscillano sui 146 miliardi di euro.
Tutto questo senza considerare i costi in termini di vite umane e il patrimonio culturale che viene distrutto.
Nella classifica delle regioni a maggior rischio idrogeologico, con il 100% dei comuni esposti, in cima troviamo la Calabria.
In Calabria il Servizio di Sorveglianza e Monitoraggio della Rete Idrografica Regionale, definito un servizio pubblico essenziale, è affidato alla nuova Azienda Calabria Verde, azienda costituita da 8.000 dipendenti (circa) tutti regolarmente pagati “tranne” i 308 lavoratori che svolgono questo prezioso e fondamentale servizio di prevenzione. Prevenzione che avrebbe potuto salvare la vita ai 13 morti nell’alluvione di Soverato a Settembre del 2000 o salvare le vite ad altre 4 persone morte nell’alluvione di Vibo Valentia del 2006 senza calcolare i soldi spesi per “riparare” i danni causati dalle alluvioni che ogni anno colpiscono la nostra Regione.
Ad oggi i lavoratori del servizio vantano 4 mensilità non corrisposte oltre all’indennità chilometrica da aprile a tutt’oggi e alla mancata copertura economica fino al 31/12/2014. Ovviamente parliamo di “dipendenti” regolarmente assunti attraverso una selezione pubblica  nel dicembre 2010 e passati (dal 1 aprile 2014) ad un contratto full-time attraverso la legge Regionale n. 25 del 16 maggio 2013, peccato che qualcuno si sia “dimenticato” di controllare che ci fosse la copertura finanziaria.
Nonostante tutto i lavoratori, con grande senso di responsabilità e di abnegazione, continuano a mantenere vivo il servizio (che per legge non può essere interrotto) “anticipando” di tasca propria, grazie all’aiuto di genitori, parenti e amici, le spese per effettuare le perlustrazioni con le proprie auto (non avendo l’Azienda fornito, per come previsto, le auto di servizio).
E pensare che il servizio attraverso le sanzioni in materia ambientale (discariche abusive, scarichi, cave, prelievo inerti ecc.) potrebbe portare nelle casse Regionali, secondo una stima dell’Autorità di Bacino, una somma pari a 20.000.000,00 di Euro, somma da investire nella prevenzioni dei disastri oltre a dare un contributo fondamentale nel mantenere puliti i torrenti ed evitare cosi l’inquinamento marino che è diventato oramai, purtroppo, una caratteristica della nostra regione.

martedì 14 ottobre 2014

SULLA VERTENZA SORVEGLIANZA IDRAULICA.......

LETTERA INVIATA DALL'Avv. AURELIO CHIZZONITI Pres. COMMISSIONE DI VIGILANZA REGIONE CALABRIA.

Convocata Commissione Speciale di Vigilanza giovedì 16/10/2014 alle ore 12.00
Ordine del giorno

Seduta del 16/10/2014 ore 12.00
1) Audizione Assessore e Dirigente generale al Bilancio della Giunta regionale in merito alle spettanze dei lavoratori del Servizio di sorveglianza idraulica regionale.
Sono invitate le OO.SS.


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Dal DISPACCIO:
OGGI 16 - 10 - 2014
La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dal consigliere Aurelio Chizzoniti, ha audito nel corso dei lavori odierni i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl in merito alle spettanze dei lavoratori del Servizio di sorveglianza idraulica regionale. A conclusione della seduta, il presidente Chizzoniti ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Il glaciale distacco che scandisce la gestione del dramma vissuto dai lavoratori della Sorveglianza idraulica, che conclama l'impossibilità per la Commissione di interloquire con i vertici politici e burocratici del Dipartimento Bilancio non può e non deve essere ulteriormente tollerata, per cui anticipo di avere già disposto la trasmissione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro del verbale fonoregistrato della seduta odierna dell'organismo che presiedo, fra l'altro, carente del quorum funzionale. Alla Procura della Repubblica – prosegue Chizzoniti - sarà anche inviato il Documento depositato agli atti della Commissione dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl per sollecitare l'assunzione di tutte le iniziative volte a "rimuovere prioritariamente il grave stato di disagio che vivono i lavoratori e le rispettive famiglie dovuto al mancato pagamento delle mensilità arretrate ed alla mancata copertura per i mesi restanti. In questa ottica – afferma ancora il presidente della Commissione di Vigilanza - estenderò anche alla Fondazione Terina il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Catanzaro poiché se 'Sparta piange Atene non ride". Infatti, anche quei dipendenti da tempo non percepiscono diverse mensilità, mentre si assumono iniziative progettuali alquanto impegnative sul versante finanziario – conclude Aurelio Chizzoniti - in un momento propedeutico alla campagna elettorale tesa al rinnovo del Consiglio regionale".
Inoltre, il Presidente Chizzoniti informa che per gli stessi motivi tecnici la Commissione non ha potuto deliberare sulle controdeduzioni predisposte dal Segretario Generale in ordine alle contestazioni di cui alla relazione del MEF.
Alla seduta hanno partecipato i consiglieri Vilasi e Tripodi.


DAL GARANTISTA DEL 17-10-2014

Rai Uno - Soverato - Quell'alba a "Le Giare"



NOI DEL SERVIZIO DI MONITORAGGIO IDRAULICO, MEGLIO CONOSCIUTO COME SORVEGLIANZA IDRAULICA, SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE REGIONALE DELLA CALABRIA NON DIMENTICHIAMO!!!!!

Le immagini inedite dell'alba di 10 anni fa a Soverato, in Calabria,
quando uno tsunami di fango e detriti spazzò via il camping "Le giare".
Morirono in 13. Oggi parlano sopravvissuti. (TV7 del 24/09/2010 -
Rotocalco del Tg1 - Servizio di Riccardo Giacoia)

REGGIO CALABRIA - Chizzoniti Sindaco


venerdì 10 ottobre 2014

VERTENZA SORVEGLIANZA IDRAULICA PROBABILE UNA POSSIBILE SOLUZIONE GRAZIE ALLA MEDIAZIONE CON LA PRES. F.F ANTONELLA STASI

GIOVANI LAVORATORI DEL SERVIZIO REGIONALE  DI SORVEGLIANZA IDRAULICA, CHE MANIFESTANO TUTTO IL LORO  DISAGIO, FORSE UNA POSSIBILE SOLUZIONE.......IN ARRIVO .........

......molti colleghi stamane sono voluti andare in giunta insieme a Gianluca Persico hanno discusso con tutti gli Assessori e Direttori Generali e pare, ci sia un'altra mensilità in arrivo (800.000 mila euro) oltre le 730.000. La Presidente Stasi insieme all'Assessore Tallini alla fine della Giunta con molta disponibilità ha raggiunto i nostri colleghi guidati da Persico ed hanno discusso del nostro problema. La Presidente ha raggiunto telefonicamente il dipartimento del Bilancio il quale ha garantito che la mensilità approvata in Consiglio sarà erogata entro le ore 12 di Lunedi 13 Ottobre. Inoltre sarà discusso a breve tutto quello che riguarda la copertura fino a fine anno. E' previsto un'altro Consiglio Regionale tra il 15 e 20 Ottobre. E' prevista inoltre a breve, qualche giorno, la convocazione della Commissione di Vigilanza in cui sono stati convocati gli Assessori competenti.







giovedì 9 ottobre 2014

VERTENZA DEI SORVEGLIANTI IDRAULICI CALABRESI

LETTERA APERTA AL PREMIER RENZI e per conoscenza ad ERASMO D'ANGELIS
#‎Italiasicura‬ - Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche - Presidenza del Consiglio dei Ministri /

IN MERITO ALLA VERTENZA SORVEGLIANZA IDRAULICA IN CALABRIA

 

LETTERA APERTA AL PREMIER MATTEO RENZI

 


Gentile Presidente, non avrei mai pensato di doverle scrivere per porre alla sua attenzione una grave discriminazione e ingiustizia che in questi mesi , a causa della mala politica regionale, si sta consumando in calabria.
Parlo del servizio regionale di sorveglianza idraulica , un servizio di cui ogni regione d'italia dopo le stragi di Sarno e Soverato deve essere munita e finanziare nell'ambito dei propri ordinari stanziamenti del bilancio regionale.... caro Presidente ad oggi 300 lavoratori di questo servizio pubblico, regolarmente assunti con selezione pubblica, si trovano ormai da maggio senza stipendio e con un servizio pubblico essenziale ininterrompibile per legge in stato di agitazione mettendo dunque a rischio la famosa e tanto acclarata attività di prevenzione e monitoraggio del territorio al fine di evitare e prevenire il rischio idrogeologico che, in questo ultimo decennio è stato protagonista nel nostro paese di morte e distruzione.... saremmo lieti noi lavoratori di un suo intervento urgente ed immediato.....un lavoratore del Servizio Regionale di Monitoraggio Idrografico...Grazie

p.s.
Parte ‪#‎italiasicura‬ progetto del Governo per il dissesto idrogeologico. In Calabria però la Sorveglianza Idraulica che opera per la prevenzione del rischio idrogeologico non viene retribuita regolarmente e gli addetti a tale servizio non possono svolgere il proprio dovere.

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  #Italiasicura http://youtu.be/y4GCxcpu1co

 #italiasicura http://youtu.be/0Mq9TnS53Qs

 #italiasicura https://www.youtube.com/watch?v=6dikU4ayTUE













SERVIZIO DI SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO
DELLA RETE IDROGRAFICA DELLA CALABRIA
Secondo un rapporto Ance-Cresme, una scuola su dieci è a potenziale rischio: 6.400 edifici scolastici, sui 64.800 totali presenti in Italia, sorge infatti in un’area a rischio frana o alluvione. Lo stesso discorso vale per gli ospedali: 550 strutture si trovano in una zona a rischio. Ma non siamo sicuri neanche nei luoghi di lavoro: sono 46.000 le industrie che si trovano in territori a rischio idrogeologico e se contiamo anche gli uffici, i negozi e le altre attività saliamo a 460.000. Secondo Legambiente, il costo complessivo dei danni provocati in Italia da, frane e alluvioni dal 1994 a oggi è di 242,5 miliardi di euro, circa 3,5 miliardi l’anno.
Secondo la Coldiretti a causa delle frane e delle alluvioni, sono morte oltre 4.000 persone dal 1960 ad oggi. Con i cambiamenti climatici, sottolinea sempre la Coldiretti, è sempre più urgente investire nella prevenzione.
-       costo per la ricostruzione di un chilometro quadrato di area colpita: € 130 milioni;
-       costo medio della ricostruzione di un singolo comune: € 800 milioni;
-       costo medio per abitante residente nell’area colpita: € 520 mila;
-       costi dei  disastri ambientali tra il 1968 e il 2003 oscillano sui 146 miliardi di euro.
Tutto questo senza considerare i costi in termini di vite umane e il patrimonio culturale che viene distrutto.
Nella classifica delle regioni a maggior rischio idrogeologico, con il 100% dei comuni esposti, in cima troviamo la Calabria.
In Calabria il Servizio di Sorveglianza e Monitoraggio della Rete Idrografica Regionale, definito un servizio pubblico essenziale, è affidato alla nuova Azienda Calabria Verde, azienda costituita da 8.000 dipendenti (circa) tutti regolarmente pagati “tranne” i 287 lavoratori che svolgono questo prezioso e fondamentale servizio di prevenzione. Prevenzione che avrebbe potuto salvare la vita ai 13 morti nell’alluvione di Soverato a Settembre del 2000 o salvare le vite ad altre 4 persone morte nell’alluvione di Vibo Valentia del 2006 senza calcolare i soldi spesi per “riparare” i danni causati dalle alluvioni che ogni anno colpiscono la nostra Regione.
Ad oggi i lavoratori del servizio vantano 4 mensilità non corrisposte oltre all’indennità chilometrica da aprile a tutt’oggi e alla mancata copertura economica fino al 31/12/2014. Ovviamente parliamo di “dipendenti” regolarmente assunti attraverso una selezione pubblica  nel dicembre 2010 e passati (dal 1 aprile 2014) ad un contratto full-time attraverso la legge Regionale n. 25 del 16 maggio 2013, peccato che qualcuno si sia “dimenticato” di controllare che ci fosse la copertura finanziaria.
Nonostante tutto i lavoratori, con grande senso di responsabilità e di abnegazione, continuano a mantenere vivo il servizio (che per legge non può essere interrotto) “anticipando” di tasca propria, grazie all’aiuto di genitori, parenti e amici, le spese per effettuare le perlustrazioni con le proprie auto (non avendo l’Azienda fornito, per come previsto, le auto di servizio).
E pensare che il servizio attraverso le sanzioni in materia ambientale (discariche abusive, scarichi, cave, prelievo inerti ecc.) potrebbe portare nelle casse Regionali, secondo una stima dell’Autorità di Bacino, una somma pari a 20.000.000,00 di Euro, somma da investire nella prevenzioni dei disastri oltre a dare un contributo fondamentale nel mantenere puliti i torrenti ed evitare cosi l’inquinamento marino che è diventato oramai, purtroppo, una caratteristica della nostra regione.
Ormai in preda alla disperazione (qualcuno di noi ha perso casa!!!) ci siamo rivolti alla politica “TUTTA” maggioranza e minoranza, ai sindacati (tutti collusi tranne il delegato UGL Gianluca Persico!!!), al prefetto di Catanzaro, abbiamo manifestato pubblicamente, ci siamo incatenati ma….NULLA!!! Soltanto promesse e pacche sulle spalle che non sfamano di certo le nostre famiglie.
Chiediamo un vostro aiuto affinché qualcuno finalmente si assuma le proprie responsabilità prima che accada l’ennesima e inevitabile tragedia.




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